Quale futuro per Comiso? E, soprattutto, quali le strategie da adottare a media e a breve scadenza? Sono alcuni degli interrogativi che i vertici di Italia Viva regionale e locale hanno posto in occasione della conferenza stampa tenutasi questa mattina nell’aeroscalo, lanciando, anche, una serie di proposte. A fare il punto il capogruppo alla Camera dei deputati, Davide Faraone, il responsabile regionale Turismo, Giuseppe Perna, il responsabile regionale Infrastrutture, Fabrizio Micari, Sara Siggia e Salvo Liuzzo, componenti dell’esecutivo regionale, Marianna Buscema, presidente provinciale, assieme ad altri dirigenti e simpatizzanti del partito. Italia Viva ha criticato l’attuale scontistica sul calo voli che, proprio di recente, è stata attuata dal governo regionale, invitando l’esecutivo Schifani, piuttosto, a investire le stesse somme per creare delle funzioni più competitive in grado di attrarre i vettori e portare avanti, dunque, una politica strutturalmente efficace e in grado di dare risposte sul fronte della continuità considerato che la “winter” del Pio La Torre è stata la più gelida degli ultimi anni.
Italia Viva regionale ha voluto concentrare i propri riflettori su Comiso perché possa essere evidenziato come meriti la massima attenzione un’infrastruttura dalle notevoli potenzialità, su cui sono stati investiti milioni di euro e che, però, allo stato attuale, resta un po’ la Cenerentola della zona. Sono stati, nello specifico, l’on. Faraone e Micari ad avanzare le proposte in questione. Marianna Buscema, presidente provinciale di Italia Viva Ragusa, sottolinea: “Avere tenuto questo appuntamento a Comiso non è soltanto un discorso simbolico ma è proprio un’affezione che vogliamo fare emergere da parte di tutto il territorio nei confronti di un sistema aeroportuale che possiede tutte le carte in regola per diventare luogo di riferimento per la mobilità dell’intero Sud Est anche se, purtroppo, ancora oggi non lo è.
Eppure, durante l’emergenza della scorsa estate, è stato dimostrato che lo scalo ha le caratteristiche affinché ciò accada. Ecco perché si è voluto dare un segnale anche nei confronti del governo regionale affinché decida che cosa intende fare con Comiso, al di là del discorso cargo che, però, resta per il momento ancorato a discorsi di carattere procedurale e, quindi, non decolla”.