“Durante una recente seduta del consiglio comunale, in coincidenza con un acceso dibattito, l’assessore ai Lavori pubblici di Comiso, Roberto Cassibba, per giustificare la scelta di togliere i due ficus davanti alla chiesa del Gesù, aveva affermato che la Soprintendenza ai Beni culturali ipotizzava la presenza di reperti archeologici sotto l’apparato radicale degli alberi espiantati. Insomma, si sarebbe potuto verificare qualche importante ritrovamento che avrebbe creato richiamo per appassionati di archeologia o per eventuali turisti.
Questo, almeno, dalle parole dell’assessore”. Lo afferma il consigliere comunale di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo, il quale evidenzia, però, che “ad occhio e croce credo che non sia stato ritrovato alcunché. Anche perché – continua – come tutti ben sappiamo, eventuali ricerche archeologiche non possono svolgersi nel breve volgere di qualche giorno. Infatti, per parafrasare il grande Celentano, là dove c’era l’erba verde, ora c’è il cemento. E i reperti archeologici? Li hanno cercati? Esiste una relazione di qualche funzionario della Sovrintendenza che ci spiega che non è stato trovato alcunché? E, soprattutto, si è provato davvero a cercare? Speriamo, quindi, in un chiarimento. Che giovi a tutta la collettività. Nel frattempo, ci godiamo questa “piacevolissima” colata di cemento, che ben si adatta alla pietra di Comiso”.