Al coro di segnalazioni di varie criticità che da più parti vengono attribuite all’amministrazione Cassì, si è aggiunta anche quella del coordinatore cittadino di Fratelli di Italia, Luca Poidomani, che torna ad insistere su un suo cavallo di battaglia, ovvero il centro storico. Scrive Poidomani “siamo i primi ad essere appassionati del nostro centro storico. Siamo i primi ad amarlo e ad auspicare una condizione di riscatto. Ma, al contempo, non possiamo non prendere atto di tutte le negatività che lo contraddistinguono. Ragione per cui appare necessario, in questo momento storico più che mai, un passo in avanti, compiere un percorso affinché si innalzi l’asticella dell’attenzione”. Poidomani racconta di aver raccolto, nell’ultimo mese, una serie di segnalazioni sulle problematiche che riguardano l’area in questione e che meritano di essere poste al vaglio. “I fatti più eclatanti – sottolinea il coordinatore cittadino a nome dell’intero coordinamento – hanno a che vedere con gli scippi in zona piazza Cappuccini e nell’area dell’Ecce Homo e lo spaccio di sostanza stupefacente, soprattutto in prossimità del ponte Vecchio e nei pressi di via Leonardo Da Vinci, per non parlare dei furti nelle abitazioni e nelle chiese o dell’auto in fiamme in via Felicia Schininà. E poi mi segnalano qualche furto d’auto, invero anche in altre zone della città, in particolare nella parte alta, che, a random, ha interessato alcuni siti di questa area. Per non dire, naturalmente, del caso di tentata violenza sessuale verificatosi a due passi dalla villa Margherita alla fine dello scorso mese di gennaio”.
“Dall’altra parte – continua Poidomani – si assiste a un’amministrazione comunale che cerca di impegnarsi con il completamento di opere pubbliche che possono rappresentare un valore aggiunto per questa porzione di città (l’apertura del teatro comunale Concordia potrebbe essere tra questi), senza che, però, si attivino politiche incentivanti volte a favorire la costante presenza dei flussi di persone e di visitatori nelle aree del centro che contano. E’ una questione antica, lo ammettiamo, di certo ereditata da questa amministrazione, soprattutto per quanto riguarda lo spopolamento delle abitazioni delle case da parte dei ragusani che, invece, le mettono a disposizione dei cittadini stranieri, dando vita a una sorta di ghetto che, invero, non favorisce l’integrazione ma, piuttosto, ingenera dinamiche poco conducenti rispetto all’obiettivo prefissato. Resta, però, la necessità di puntare alla gestione dell’attualità, del momento odierno, sperando che le scelte future si rivelino proficue. Ed è proprio sulla gestione del momento che dovrebbe puntarsi l’attenzione dell’amministrazione.
Gli annunci che sentiamo fare da alcuni assessori si traducono, poi, in un nulla di fatto. Forse, ci vorrebbe meno teoria e più pratica. Perché, ad esempio, non verificare, porta a porta, chi ha contratti regolari d’affitto e chi, invece, risulta essere abusivo e quindi non ha alcun titolo per stare in quelle case? Perché non riunire i rappresentanti delle associazioni e dei comitati che operano in centro storico, magari una volta ogni due-tre mesi, e dagli stessi trarre spunti sulle varie emergenze da sanare? C’è scarsità di pubblica illuminazione in alcune zone, non c’è sicurezza e poi facciamo i conti anche con la carenza del decoro che, in alcune ambiti del centro, risulta davvero approssimativo. E quindi in molti sono disincentivati dall’acquistare casa. Una cosa è certa. Gli ultimi fatti poco positivi dimostrano che l’attenzione deve rimanere sempre alta. Perché, altrimenti, difficilmente riusciremo a compiere quei passi in avanti che ci piacerebbe immaginare”. Ed intanto, nei giorni scorsi, lo stesso Poidomani, insieme a Enza Firrincieli e a Simone Diquattro erano intervenuti sulla questione dei corsi di autodifesa per donne che l’amministrazione intenderebbe avviare. Ricordano “lo scorso 30.11.2023, presso la sala della Giunta Consiliare del Comune di Ragusa, si è tenuto l’incontro relativo al progetto “Ragusa, Città delle Donne”.
In tale sede, l’avv. Enza Firrincieli, quale rappresentante di Fratelli D’Italia, aveva proposto una serie di iniziative, concrete, atte ad aiutare sia le donne all’inserimento e/o al mantenimento del proprio posto di lavoro, sia necessarie alla prevenzione, al sostegno e al supporto delle donne vittime di violenza. Tra le diverse proposte avanzate vi è stata quella di istituire dei corsi, auspicabilmente, gratuiti o tutt’al più convenzionati con associazioni sportive mediante contributi comunali, anche variabili sulla base delle fasce di reddito, di autodifesa. Tale proposta è stata fatta propria dal Comune di Ragusa tant’è che con avviso del 06.03.2024 è stata indetta una manifestazione di interesse rivolta alle Società o Associazioni Sportive, Palestre, Enti non commerciali in genere, con sede a Ragusa disponibili ad organizzare un corso di formazione di base per l’autodifesa personale in favore di donne maggiorenni. Si esprime soddisfazione e si ribadisce, ancora, l’importanza di tali corsi affinché non solo ogni donna acquisisca competenze specifiche ma soprattutto per accrescere autostima e senso di sicurezza”. (da.di.)