Fino al 21 aprile si avrà l’opportunità di ammirare il passaggio della cometa del diavolo, ufficialmente nota come cometa 12P/Pons-Brooks. Ma quali sono i giorni migliori per osservare questo fenomeno celeste e come è possibile farlo?
La cometa 12P/Pons–Brooks, affettuosamente chiamata “cometa del diavolo”, sarà visibile dalla Terra fino al 21 aprile. Questo evento astronomico è imperdibile per gli appassionati di astronomia, poiché si verifica solo ogni 71 anni.
Alla scoperta della Cometa del Diavolo
Non lasciatevi ingannare dal nome inquietante: la cometa del diavolo è un astro di grande bellezza, con una coda straordinaria che la rende affascinante da osservare. La sua fama è dovuta soprattutto agli improvvisi e violenti aumenti di luminosità, noti come outburst, che generano le sue caratteristiche “corna da Diavolo”.
Questi fenomeni peculiari, tipici delle comete criovulcaniche, avvengono a distanze enormi dal Sole, dove le temperature sono estremamente basse. La cometa 12P/Pons-Brooks è periodica e transita vicino alla Terra ogni circa 71 anni. Il suo ultimo passaggio risale al 1954, e dovremo aspettare altre sette decadi prima di poterla rivedere.
Come osservare la Cometa 12P/Pons–Brooks
Nonostante la sua distanza, la cometa del diavolo sarà visibile senza l’uso di strumenti professionali. Tuttavia, per apprezzarne appieno la bellezza, sarà consigliabile utilizzare un binocolo. La cometa sarà visibile per tutto marzo e le prime settimane di aprile, con momenti di osservazione ottimale in determinati giorni.
Date da Segnare sul Calendario:
- 22 marzo: passaggio entro 3° della Galassia del Mulino a Vento;
- 26-27 marzo: transito dalla costellazione dei Pesci a quella dell’Ariete, vicino a Hamal, la stella più luminosa della costellazione;
- 31 marzo: distanza inferiore a 0,5° da Hamal.
Un’appuntamento da non perdere è l’8 aprile, giorno dell’eclissi solare totale. Se la cometa del diavolo dovesse regalarci un nuovo outburst in quel momento, potrebbe diventare visibile a occhio nudo o quasi. Questa possibilità è tutt’altro che remota, data la vicinanza temporale tra l’eclissi solare e il passaggio al perielio della cometa, previsto per il 21 aprile.