“Il lotto più avanzato ha completato appena lo 0,69 per cento dei lavori previsti, altri sono molto più indietro, il lotto 2, addirittura, è ancora fermo al palo. Altro che completamento nel 2026 come previsto in fase di progettazione. La Ragusa-Catania vedrà la luce, se va bene, nel 2050. Schifani non cerchi di smarcarsi implorando la revoca del ruolo di commissario per scaricare su altri la colpa dei ritardi. Se i lavori sono fermi, o quasi, la colpa è soprattutto sua”. Lo afferma la deputata regionale M5S, Stefania Campo, commentando i dati pubblicati sul sito istituzionale dell’Anas relativi alla Ragusa-Catania.
“I dati ufficiali, e sconcertanti, della sezione ‘Info Cantieri’ – dice Campo – non lasciano spazio nemmeno all’illusione. Del lotto 1, appaltato alla Webuild, risulta un avanzamento lavori dello 0,13%; del lotto 2, in carico alla ICM, non c’è traccia nemmeno di inizio lavori; per il lotto 3, aggiudicato alla RTI Rizzani-Manelli, si parla di lavori ancora fermi allo 0,08; infine, il lotto 4, della RTI Cosedil-D’Agostino-Fincantieri, detiene il ‘record’ di avanzamento lavori con lo 0,69%. Facendo due conti al volo, risulta pertanto che ci sia già un ritardo di 12/13 mesi sui 3 anni e mezzo preventivati, ovvero siamo quasi ancora fermi al momento della consegna dei lavori”.
“Dal 22 marzo 2023 ad oggi – continua Campo – ci sono state solo opere di bonifica dagli ordigni bellici, attività burocratiche ed espropriative e consueta organizzazione di cantieramento. E tutto questo mentre Schifani che, dopo aver ricevuto il testimone di Commissario straordinario dell’opera, cerca di svincolarsi da quest’ incarico, richiesto a gran voce invece dal suo predecessore Nello Musumeci, in maniera da scaricare su altri sia i ritardi accumulatisi mese dopo mese che le sue personali responsabilità politiche. Schifani e i suoi, col loro operato, stanno vanificando tutto quanto siamo riusciti ad ottenere coi governi Conte, quando siamo riusciti a far finanziare interamente l’opera con circa 1 miliardo e mezzo di euro di fondi pubblici che abbiamo sottratto alla speculazione privata e senza la previsione del pagamento di alcun pedaggio a carico degli automobilisti che la percorreranno”.
“Che Schifani – conclude Campo – abbia deciso di disinteressarsi volontariamente dell’autostrada? Che abbia deciso autonomamente di non esercitare il ruolo di commissario, aspettando che glielo revochino ufficialmente da Roma? Non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi; siamo stati già testimoni di come Schifani non abbia mai tenuto in particolare attenzione la nostra provincia e quest’area del Sud-est della Sicilia in generale. Ce ne siamo già accorti quando compose la sua giunta, impedendo alle province di Ragusa e Siracusa di avere una propria rappresentanza assessoriale nel governo regionale”.