“Un momento di afflato, di condivisione, di unione. E il termine ‘fraternità’ -il vocabolo contenuto nel titolo dell’iniziativa ‘Sapore di Fraternità, non solo cibo’- è la perfetta sintesi di una mattinata che è stata caratterizzata dal cibo come senso e simbolo di unione”. A parlare è l’assessore alle Politiche Sociali, Chiara Facello. “La Sala Ristorante dell’IPS Principe Grimaldi di Modica, – afferma l’assessore Facello -ha vissuto il momento di comunità e di dialogo. L’incontro di ieri, ha permesso di ufficializzare l’istituzione del tavolo per il dialogo interreligioso che vede coinvolti la Comunità musulmana rappresentata dal suo Imam, la Comunità Graco-Ortodossa con la sua rappresentanza modicana, la Comunità buddista con i rappresentanti dell’Istituto Soka Gakkai e la Comunità Cattolica. Tutti i partecipanti al tavolo hanno condiviso la volontà di agire insieme un attraverso un percorso di conoscenza reciproca che si svolge già da alcuni mesi per comprendere una visione comune sulla città attraverso uno sguardo che valorizzi le specificità del nostro territorio.
L’Umanità è una e una sola e il dialogo interreligioso intessuto fra espressioni di popoli e culture diverse, si sincera con la volontà di stare assieme e ha avuto la sua concreta realizzazione in questo evento. Aprendo la giornata e l’evento dopo il saluto e le parole di grande armonia della professoressa Marisa Scivoletto, ho sottolineato la forza di un’idea che ha nel senso della concordanza il suo elemento caratterizzante e che ha messo attorno alla stessa tavola le comunità musulmana, buddista, greco-ortodossa e cattolica, consapevoli e felici della voglia di condividere. Ed è stato bello vedere nel percorso l’entusiasmo dei club service della Città e dei gruppi scout, presenti ieri in un luogo, il Principi Grimaldi, ideale per questa idea di Fraternità nella sua espressione migliore e nella volontà comune di ascoltare, parlare, dialogare e dividere il cibo. Il pranzo composto da piatti e portate ognuna espressione delle diverse tradizioni, è simbolo di quel senso di comunità che ha animato questa giornata ed è solo la prima tappa del percorso di condivisione e di unione che abbiamo intenzione di portare avanti, avendo trovato terreno fertile nel desiderio comun e di trovare le ragioni e la bellezza dello stare assieme.
L’esperienza della parola e del cibo è stata vissuta come denominatore per dare il via al percorso da portare avanti verso “un comune senso di appartenenza all’Umanità -sono le parole dette ieri dal presidente del Consiglio comunale, Maria Cristina Minardo- che resta l’unica stella polare del cammino di ogni Donna e di ogni Uomo di buona volontà”. Ho apprezzato gli interventi del rappresentante dei quattro club service della città che hanno aderito all’idea e del rappresentante dei gruppi scout cittadini. Parole che hanno ulteriormente suggellato la dimensione dell’evento e la sua portata sociale ed è stato bello condividere l’entusiasmo di studentesse e studenti dell’Alberghiero e del loro insegante quando hanno spiegato i cibi, dopo le riflessioni dei rappresentanti delle quattro comunità religiose presenti a Modica su questa giornata e sui cibi proposti, ribadendo la voglia di dialogo e condivisione. Un grazie sentito ancora una volta al preside dell’IPS, il professore Bartolomeo Saitta, che ha sincerato con le sue parole l’importanza collante della scuola in questo percorso condiviso, elogiando l’impegno di ognuno dei suoi collaboratori, di inseganti e di ragazze e ragazzi che hanno dato il contributo attivo ed anche propositivo alla realizzazione della giornata”.