A conclusione di una settimana densa di iniziative culturali che partendo dall’uovo nelle sue varie accezioni e simbologie è arrivata a toccare temi etici e religiosi, nel fine settimana si entra nel vivo delle manifestazioni religiose legate alla morte ed alla resurrezione di Cristo, eventi centrali per la fede dei cristiani. La tradizionale processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata del venerdì sera che si svolge da secoli lungo le strade del centro storico quest’anno è stata un’unica intensa preghiera per la pace, intervallata da elegie funebri intonate dal corpo bandistico Civica Filarmonica di Modica.
Le 7 riflessioni introdotte dalle diverse parrocchie, che compongono la Comunità Ecclesiale Modica Centro, si sono concluse con la proclamazione del Padre nostro e di preghiere per la pace nelle lingue di paesi colpiti da eventi bellici. Una preghiera forte e credibile per la pace richiede l’unità della Chiesa attestata dalla presenza anche di confraternite e da una rappresentanza degli scout di Modica. Inoltre per attestare l’unità dei cristiani anche fedeli delle chiese ortodosse si sono uniti nella preghiera. Il corteo si è sviluppato con l’uscita dell’Addolorata da Santa Maria di Betlem accompagnata dal corpo bandistico fino alla Chiesa Madre di San Pietro Apostolo e da lì, dopo la suggestiva discesa del Cristo accompagnata dal suono delle campane di legno, tipiche del Venerdì Santo, il corteo si è sviluppato fino alla piazza Corrado Rizzone per poi fare ritorno nelle rispettive parrocchie dopo la riflessione finale quest’anno condotta da Don Crescenzio Mucia parroco della Chiesa di Sant’Anna.
La crescita dei contenuti e della partecipazione conferma la volontà delle Chiese di ritrovare le radici della propria fede nei riti più antichi che, come proclamato nei diversi sinodi, non devono essere solo folklore ma devono trasmettere i valori autentici della fede cristiana