Sarebbe dovuto essere, il comunicato stampa di Stefano Avola, dell’Associazione storico culturale San Giorgio di Ragusa Ibla, e probabilmente lo era nelle intenzioni, un momento distensivo nella ormai infuocata querelle sul Patronato del Santo Cavaliere e sul Copatronato con San Giovanni Battista per l’intera città. Non sappiamo se la nota abbia ottenuto l’effetto sperato. Riteniamo giusto e corretto, soprattutto per chi in queste polemiche crede, a torto o ragione, riportare integralmente la nota di Stefano Avola e ciascuno ne tragga le considerazioni dovute.
Festa di San Giorgio Martire a Ragusa, parla Stefano Avola: “le celebrazioni si terranno, ma solo se ci saranno novità. Altrimenti tutto rimarrà congelato”
“Le dichiarazioni da me rilasciate, in quanto componente dell’associazione culturale San Giorgio, sul tema della prossima festa del santo cavaliere a Ragusa, sono state, certamente in buonafede, travisate. Infatti, ho chiarito che sì la festa è programmata per il 24, 25 e 26 maggio e che si terrà, sicuramente, nel caso in cui dovessero finalmente emergere le novità, particolarmente attese, dal Vaticano. Una notizia di cui restiamo ancora in attesa da Roma, sebbene non si comprenda il motivo per cui sia già trascorso così tanto tempo. Anche perché ci erano state fornite rassicurazioni specifiche e che la città di Ragusa sarebbe potuta rientrare tra le eccezioni contemplate. Di certo, però, non sarebbe possibile né tantomeno concepibile che una festa come quella di San Giorgio, proprio per il ruolo che ha avuto nel corso dei secoli per la città di Ragusa, si tenga in tono minore. Quindi, se novità non ci saranno, giocoforza tutto potrebbe rimanere congelato. Ecco, questo mio pensiero è stato riportato in maniera non conforme lasciando intendere che comunque la festa si terrà, al di là di tutto. Naturalmente, per quanto ci riguarda, auspichiamo che tutto possa risolversi in tempi ristretti e che le celebrazioni del glorioso patrono di Ragusa possano regolarmente svolgersi così come da immemore tradizione”. (da.di.)