Sono stati riconosciuti come responsabili di aver condotto un’imbarcazione in legno partita dalla Libia con più di 50 migranti e soccorsa in acque internazionali dalla ONG Mare Ionio, i due cittadini egiziani sottoposti a fermo di indiziato di delitto da personale della Squadra Mobile di Ragusa.
Nello specifico la nave della ONG “Mare Ionio”, attraccava presso il porto di Pozzallo la sera del 24 marzo scorso, dopo aver soccorso in acque internazionali i migranti, a bordo di una fatiscente imbarcazione in legno partita dalle coste libiche.
Dopo le preliminari operazioni sanitarie condotte a bordo della nave dai sanitari, si procedeva allo sbarco di tutti i migranti, che venivano trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le successive procedure di identificazione e fotosegnalamento.
La successiva e tempestiva attività di indagine condotta dal personale della Squadra Mobile di Ragusa, , permetteva di individuare, in due cittadini di nazionalità egiziana, i due scafisti che avevano condotto l’imbarcazione dalla partenza dalle coste libiche sino all’arrivo dei soccorsi.
Pertanto, in considerazione delle rilevanti risultanze investigative raccolte e dei gravi, precisi e concordanti indizi di reato nei confronti dei due cittadini egiziani, rispettivamente di 30 e 18 anni, in relazione ai delitti di favoreggiamento in concorso dell’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio della Stato italiano, si procedeva al fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due scafisti.
Espletate le formalità di rito, i due fermati venivano associati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. (Foto repertorio)