Ancora una volta grandi emozioni al Duomo di Ragusa. Le stesse che tornano a ripetersi ogni qualvolta si ha la possibilità di assistere a una funzione religiosa in onore del santo cavaliere. Così è stato ieri sera per la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, nel giorno della festa liturgica dedicata a San Giorgio. Alla presenza delle autorità civili e militari, con i picchetti d’onore di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia locale, migliore modo per celebrare il glorioso patrono di Ragusa non poteva esserci.
“Un’attenzione non comune – ha detto il presule – che testimonia la grande devozione nei confronti del santo cavaliere di cui tutti siamo invitati a imitare le virtù. Sì, le virtù di quello stesso San Giorgio che, attraverso Cristo, ha saputo sconfiggere il drago del male. Guardiamo a San Giorgio, un modello a cui ogni cristiano deve potersi ispirare, ricordando che il santo martire si è ispirato, a sua volta, al Cristo crocifisso risorto. In San Giorgio, la forza della Pasqua si è trasformata in un elemento predominante per fare vincere il bene”.
Il Duomo, ancora una volta, ha raccolto al proprio interno i devoti e i fedeli che individuano nel megalomartire un importante punto di riferimento della propria vita spirituale. Erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, il commissario straordinario del Libero consorzio, Patrizia Valenti, il sindaco Peppe Cassì, il presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ilardo, i vertici di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. C’erano anche numerosi assessori della giunta municipale e alcuni consiglieri comunali.
A concelebrare anche il parroco del duomo, il sacerdote Pietro Floridia, assieme ad altri sacerdoti. Intanto, adesso, ci si prepara per i festeggiamenti esterni di San Giorgio a Ragusa che si terranno il 24, 25 e 26 maggio. “Anche ieri sera – dice il parroco del Duomo, don Pietro Floridia – abbiamo preso atto dell’ennesimo attestato di devozione che questa città nutre nei confronti del santo cavaliere. Una figura emblematica per quanto riguarda la vittoria del bene sul male e che, ancora oggi, incarnando una non comune vitalità ed effervescenza, risulta essere di una attualità sorprendente”.