L’immagine più bella è forse quella degli ospiti di Scicli, i turisti, che stamani attendevano la cerimonia del 25 aprile per partecipare insieme alla comunità alla Festa della Liberazione dal nazifascismo.
Gioia e commozione hanno segnato la festa di quest’anno scandita dalle parole del sindaco Mario Marino: “Il 25 aprile sia occasione di unione e non di divisione”.
Dopo la messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista, la deposizione della corona d’alloro al monumento alla resistenza in largo Gramsci e quello ai caduti in piazza Municipio.
“La vittoria delle forze popolari e democratiche sul nazifascismo ha rappresentato la vittoria del bene sul male e, nonostante il travagliato percorso del Dopoguerra, l’inizio di un periodo di grande vivacità politica, ideale e culturale che ebbe nella Costituzione democratica e repubblicana la sua massima espressione – ha detto il sindaco Marino-. Oggi, a causa della grave situazione politica internazionale, il male rischia nuovamente di sopraffare il bene.
Dinanzi a certe sfide, appare ancora più urgente ricordare e fare nostri quei valori di libertà e democrazia che i nostri caduti, sia essi militari che partigiani o semplici cittadini, hanno faticosamente conquistato, sacrificando la propria vita.
Come hanno detto Sua Santità Papa Francesco e il Presidente Mattarella, ognuno di noi può e deve essere un costruttore di pace, mettendo al centro soprattutto il rispetto della dignità umana”.
Davanti al monumento alla Resistenza la presidente del consiglio Desirè Ficili ha ricordato il sacrificio di Salvatore Ficili, giovane sciclitano antifascista ucciso dai fascisti il 7 dicembre 1943.