“La mancanza di medico a bordo delle ambulanze del 118 che da mercoledì 1° maggio diventerà uno dei problemi più seri sul fronte sanitario della nostra città impone anche una riflessione di natura politica”. E’ quanto afferma Sergio Firrincieli, consigliere comunale del m5s Ragusa, dopo avere letto le dichiarazioni del sindaco sul delicato argomento. “Non metto in dubbio – continua – che sindaco e direzione Asp si stiano confrontando da giorni sulla delicata questione e sulle modalità per risolverla, tuttavia, occorre precisare che il problema è a conoscenza del nostro primo cittadino da mesi (novembre 2023). Proprio in quel periodo, infatti, gli addetti ai lavori informavano il sindaco su questa e su altre criticità e richiedevano un incontro in conferenza dei sindaci che non è mai stata convocata a tal proposito.
Quali le criticità sollevate? Postazioni del 118 a volte sguarnite di personale medico, infermieristico e di supporto; presidi territoriali dell’emergenza che dovrebbero aiutare lo smaltimento e l’afflusso dei pazienti in pronto soccorso con pochissimi medici a disposizione e quindi con turni scoperti; pronto soccorso ormai in una profonda crisi che porta, come in moltissimi casi descritti, anche a servizi televisivi nazionali, a dimissioni di massa del personale infermieristico e medico. Aver cominciato tardi a parlare di questi temi ha perciò prodotto interventi tardivi come il bando per gli infermieri che ha come data ultima di presentazione delle candidature il 23 aprile, tutto ciò a ridosso del 1° maggio, quando scatterà la mancanza dei medici nelle ambulanze. Risulta, tra l’altro, che il bando in questione sembrerebbe essere stato predisposto per reclutare personale infermieristico a fronte del fatto che quello attualmente in forza non intende fornire il proprio supporto non assumendosi la responsabilità di salire in ambulanze senza più medico a bordo.
Quindi, a quanto sembra, e se così fosse sarebbe molto grave, si sta cercando un’altra scappatoia con il reclutamento di altro personale. Aspetti da verificare ma che ci dicono molto su una questione tutta ancora da decifrare. Qual è la considerazione politica da fare? Come al solito lo scarso interventismo dell’amministrazione comunale, l’aspettare credendo che la situazione si risolva da sola o che un cavaliere dalla corazza argentata ci soccorra, ci fa arrivare a ridosso dei problemi senza una soluzione e costretti ad operare in emergenza. Diciamo no a questo modo di agire del sindaco che avrebbe potuto essere più sollecito. Non è così che opera e si adopera il buon padre di famiglia. Tutto ciò, soprattutto, quando ci confrontiamo con una situazione articolata e potenzialmente pericolosa per la collettività. Sono necessarie risposte”.