Bonus ai lavoratori e maxi sgravi per le imprese che assumono giovani e donne. Sono alcune delle misure presenti nel decreto Coesione presentate ieri, 29 aprile, ai sindacati a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, contenute nel decreto che oggi arriva all’esame del Consiglio dei ministri.
Decreto Coesione, bonus e sgravi per imprese
Bonus da 100 euro a gennaio per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, se con coniuge e almeno un figlio a carico, o per monogenitori con un unico figlio. Maxi-sgravi del 120% per 2 anni a chi assume giovani, donne e alcune categorie di lavoratori svantaggiati. E per sostenere le attività al Sud.
“Sostenere la crescita dell’occupazione”
Non è un caso che i nuovi provvedimenti sul lavoro arrivino proprio a ridosso del 1° maggio. Le norme sono sparse tra il decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e un decreto legislativo, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, su Irpef e Ires. L’obiettivo, come rimarcato da Meloni al tavolo con i sindacati, è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato. E anche di difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, “segnatamente quelli più esposti”.
Le norme sul lavoro
In particolare, per il lavoro sono in arrivo misure per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati: con la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto a queste sono previste disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno, spiega la premier. E inoltre si fanno spazio “azioni per riqualificare” i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Sul fronte fiscale, sarà invece erogata a gennaio 2025 un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. Da qualcuno già definito “bonus Befana”.
Il decreto Coesione
Con il decreto Coesione il governo punta ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per l’Italia 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di risorse europee. Fondi europei che vengono assegnati al Paese ogni sette anni. E che vanno spesi, destinandoli a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese.