È definitivamente esplosa nella politica ragusana la questione delle ‘presunte ‘ incompatibilità di due consiglieri comunali. Incompatibilità che, aggiunta a quelle precedentemente palesate di numerosi altri consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza, di fatto sta rallentando e rendendo travagliato ancor più del normale l’iter del nuovo Piano Regolatore Generale della città. I due consiglieri in questione, lo ricordiamo esclusivamente per dovere di corretta e completa cronaca, sono Marco Antoci e Maria Grazia Criscione, entrambi della lista di maggioranza del sindaco. Dopo vari voci e mugugni sotterranei la questione era stata sollevata pubblicamente, in aula consiliare e con una nota stampa, dal consigliere di opposizione Gaetano Mauro del gruppo Generazione. Da quel momento si è scatenata una abbondante pioggia di interventi. Di particolare importanza quello proveniente da settori stessi della maggioranza, ad opera del ‘solito’ non allineato Federico Bennardo, a cui “all’unisono si sono aggiunti anche Rossana Caruso e Sebastiano Zagami” tanto per formare ancora una volta la triade dei frondisti.
E Bennardo, anche a nome di Caruso e Zagami, afferma “Ci siamo astenuti, insieme con altri 9 colleghi, dal dibattito sul Piano regolatore generale, in ottemperanza alle disposizioni normative in materia di compatibilità ai sensi dell’articolo 78 del Tuel che, in caso di interesse esistente o potenziale, impongono agli amministratori locali di astenersi dalla discussione ancor prima della votazione dello strumento urbanistico. Emerge però che presumibilmente questo non sia valso per tutti e che mediante linee strategiche qualcuno voglia forzare le norme vigenti. Spero che così non sia e pertanto auspico una pronta smentita da parte dei colleghi”. Poi dal giovane consigliere una riflessione “se quanto premesso fosse vero, per noi giovani sarebbe uno spettacolo ben lontano dall’essere formativo e denoterebbe scarsa trasparenza. Si sente spesso parlare della necessità dei più giovani di far esperienza sottoponendosi ad una necessaria gavetta. Se queste sono le premesse è bene, probabilmente, chiudere gli occhi talvolta per non apprendere di dinamiche che di certo non sono innate. Come possono i più giovani avvicinarsi alla politica a queste condizioni? Chiedo a chi li rappresenta oggi in giunta di prendere posizione in merito”. Intanto anche il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luca Poidomani pone una domanda ben precisa “si sta forzando la mano oppure è tutto in regola?” e chiede chiarezza affermando “Come stanno davvero le cose rispetto alla presunta incompatibilità sollevata in ordine a due consiglieri della maggioranza e a uno della minoranza? Si sta forzando la mano oppure è tutto in regola?
Come Fratelli d’Italia, è essenziale che possa esserci una chiarezza di fondo alla base dell’approvazione di un atto così importante per la città. Non si può andare avanti con questi dubbi. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri componenti della maggioranza. Siamo arrivati a una fase cruciale e tutto deve essere trasparente. Sul Prg, la correttezza deve essere ai massimi livelli”. Inoltre Poidomani coglie l’occasione per dire la sua sullo strumento urbanistico “Occorre, altresì, evidenziare che questo Prg, così com’è, per noi non va bene dato che rappresenta il compromesso da un lato tra l’azione di un’amministrazione comunale che non ha avuto il coraggio di portare avanti una bozza su cui lavorava da tre anni e dall’altro le posizioni di forze politiche che, di fatto, hanno desertificato il centro storico con un esodo di più di 16mila abitanti verso le periferie, permettendo la costruzione in aree un tempo agricole, creando una sovrabbondanza di alloggi che ha squilibrato il rapporto tra domanda e offerta. Sono quelle stesse forze politiche che oggi cercano di rifarsi una qual certa verginità mentre restano i protagonisti, in negativo, di quel periodo storico, di quelle scelte urbanistiche da stigmatizzare e che hanno determinato quello che Ragusa è oggi.
Forze politiche che si ripropongono come paladini di un salvataggio urbanistico della città quando, invece, sono le stesse che hanno provocato il problema. Inizialmente, inoltre, si pensava di poter partorire un Prg utile per la città, ma, con l’andare del tempo, ciò che è venuto fuori si è tramutato in un compromesso al ribasso”. Infine un intervento equilibrato e di buon senso da parte di Sergio Firrincieli esponente consiliare M5 “Invito il presidente del Consiglio comunale a rimandare la seduta già programmata per oggi (lunedi 6 maggio n.d.r.) in attesa di un parere autorevole e definitivo da richiedere al segretario generale, o a eventuale organismo sovraordinato, circa la presunta incompatibilità che riguarderebbe due consiglieri della maggioranza, questione che sta tenendo banco in vista dell’approvazione finale del Prg”. Quindi Firrincieli evidenza “troppe ombre si stanno addensando all’orizzonte, oscurando la trasparenza di quello che dovrebbe essere un provvedimento cruciale per la città, considerato che ne dirigerà i destini urbanistici per i prossimi vent’anni, per cui è opportuno fare le cose per bene, fugando ogni tipo di sospetto e procedendo al di là di ogni più ragionevole dubbio.
Vorrei precisare che mi sono tenuto distante, considerata la mia condizione di incompatibilità, da qualsivoglia commento riguardante il merito del Prg. E, però, non posso far finta di niente quando si rischia di assistere a pratiche che non rispondono all’interesse della collettività e soprattutto se rischiamo di compromettere la reputazione dell’intero Consiglio comunale la cui onorabilità non può essere messa in dubbio da prese di posizione che mai debbono essere ritenute equivoche. Quindi, è necessario procedere con i piedi di piombo e anche se perderemo un altro po’ di tempo sarà di certo speso bene per evitare incomprensioni di ogni tipo. A tal proposito abbiamo ufficializzato la nostra posizione con apposita richiesta inviata tramite ufficio protocollo al presidente del Consiglio e al segretario generale”. (daniele distefano)