La Sindrome di Alice nel paese delle Meraviglie, nota anche come Sindrome di Todd, è una disfunzione neurologica che causa vere e proprie allucinazioni visive, ma altera anche la percezione spazio-temporale.
Questo disturbo prende il nome dalla fiaba di Lewis Carroll, dove una bambina di nome Alice, nel suo sogno, si ritrova ad inseguire un coniglio bianco (Bianconiglio), finendo così in un mondo fatto di stranezze e assurdità dove un biscotto o una bevanda sono in grado di rimpicciolirla o ingrandirla.
Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie: sintomi
Chi è colpito da questa patologia, può avere distorsioni dell’immagine corporea stessa, sia in forma che in dimensioni. Proprio a causa di queste alterazioni, il soggetto può provare uno stato di forte confusione e conseguente panico.
La persona che soffre di questo disturbo, vede oggetti e persone più piccole rispetto al normale (microscopia) con manifestazioni di diversa entità. Il soggetto, ad esempio, può percepire oggetti e persone in maniera più grande (macroscopia). Oppure, ha difficoltà a quantificare il tempo, avendo così una percezione confusa. Tali manifestazioni non sono costanti, ma possono presentarsi più volte durante la giornata, a seconda dell’intensità del disturbo.
Riconoscere i sintomi del disturbo e le principali cause, è fondamentale per andare ad agire sulla cura. La Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie può essere vissuta anche nella fase precedente all’addormentamento, ma nel caso in cui si manifesti durante il quotidiano, è bene sapere che non è strettamente associata ad una sola malattia mentale, ma può essere la conseguenza di diversi fattori.
Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie: cause
abuso di cocaina;
conseguenza all’emicrania (di cui l’autore del romanzo stesso soffriva);
conseguenza di un’infezione, come il virus Epstein-Barr, microrganismo della famiglia degli Herpes virus;
conseguenza dell’epilessia;
causata da gravi disturbi oculari;
sentore e manifestazione di tumori cerebrali.
Tali condizioni possono essere dunque la causa scatenante di tale disturbo, ma qualunque sia il motivo per cui questo si manifesta, è bene rivolgersi al proprio medico, non solo per il fatto che i sintomi possono diventare destabilizzanti, ma anche per andare ad agire sulla causa primaria.