La “sugar tax”, o tassa sulle bibite zuccherate, dovrebbe entrare in vigore il 1° luglio 2024, dopo quattro anni di rinvii. Questa imposta, introdotta nel 2019 per il 2020, è stata sempre posticipata. Ora, il governo Meloni ha deciso di attuarla, sebbene con una portata dimezzata per i primi due anni: si passa da 10 a 5 centesimi al litro e da 25 a 13 centesimi al chilogrammo.
Tuttavia, c’è una discrepanza tra l’emendamento governativo al decreto Superbonus, che prevede l’attuazione della tassa, e la relazione tecnica dello stesso, che parla di un ulteriore rinvio. Se confermato, la tassa sulla plastica monouso entrerà in vigore nel 2026, quando quella sulle bibite dolci o dolcificate raddoppierà.
Impatto della Sugar Tax sulle imprese
Le imprese del settore, sorprese dalla notizia, temono un aumento dei prezzi dei prodotti sugli scaffali. Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, ha commentato che la tassa aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto, con o senza zucchero.
Il governo Meloni è pronto a far entrare in vigore una nuova tassa, la Sugar tax, dal 1° luglio 2024, a meno che non ci siano ulteriori rinvii. L’emendamento che la introdurrebbe è contenuto nel Decreto Legge Superbonus in discussione al Senato. La protesta di imprese e parte della maggioranza che pare non sia stata avvisata in merito sta crescendo.
Possibili effetti della Sugar Tax sulle vendite di bevande analcoliche
La Sugar Tax è una misura che mira a disincentivare l’acquisto e il consumo di bevande analcoliche edulcorate, che se consumate in eccesso possono provocare gravi danni alla salute. Era stato il secondo governo di Giuseppe Conte con la Legge di Bilancio 2020 ad introdurla ma la sua entrata in vigore è slittata fino ad oggi molte volte.
Dettagli sulla tassazione della Sugar Tax
Con l’attuale emendamento cambia la tassazione. Nel dettaglio: per i prodotti finiti, si passa a 5,00 euro per ettolitro invece che 10,00 euro anche se la cifra ritornerà a diece a partire dal 1° luglio 2026.per i prodotti utilizzabili previa diluizione, si passa a 0,13 euro per chilogrammo, ma anche per questi prodotti si tratta di una riduzione momentanea. dal 1° luglio 2026.
Su più fronti però montano le proteste sull’imminente entrata in vigore della Sugar Tax. Soprattutto le imprese e nelle associazioni del settore tra cui Assobibe aggira un forte malumore. Se confermata l’entrata in vigore della Sugar Tax rappresenta una doccia fredda soprattutto a seguito dei proclami del governo sul non voler incidere sulle imprese con nuove tassazioni.
L’associazione tramite una nota spera che “ la volontà politica di questo Governo sia coerente con le posizioni sempre sostenute, per evitare di essere i primi ad attuare una imposta sempre definita inutile e dannosa”. Dai dati analizzati con l’entrata in vigore la Sugar tax, le vendite di bevande analcoliche potrebbero subire un calo significativo.