Le potenzialità del carrubo sono state al centro del convegno tenutosi venerdì sera a Ragusa, nell’ambito del progetto “Go Carrubo – In syde car”. Questa pianta, simbolo del territorio, può essere sfruttata in modo innovativo per favorire lo sviluppo economico locale attraverso azioni mirate. Il progetto, finanziato dal Psr Sicilia 2014/2022, si propone di migliorare le tecniche di coltivazione, trasformazione e utilizzo del carrubo, al fine di ottenere farine di alta qualità adatte all’industria alimentare.
Durante il convegno, i relatori hanno evidenziato le diverse fasi del progetto. Il dottor Giuseppe Cicero ha sottolineato l’adattabilità del carrubo a diverse condizioni ambientali e il suo contributo al miglioramento dei suoli. Il dottor Gaetano Alessandro Guarino ha illustrato i punti salienti del progetto, evidenziando il coinvolgimento delle aziende agricole locali e l’identificazione delle piante attraverso cartelli e codici identificativi.
Il dottor Giovanni Maltese ha parlato delle prove di campo, evidenziando il ruolo del carrubo nel rispondere alle esigenze del territorio e degli agricoltori. Il dottor Leandro Nigro ha illustrato le procedure di controllo e certificazione, necessarie per garantire la qualità del prodotto. Il dottor Antonio Giovino ha approfondito la caratterizzazione genetica e morfologica del carrubo siciliano, mentre il tecnologo alimentare Luigi Gurrieri ha discusso delle prove di trasformazione e degli impieghi dello sciroppo di carrubo.
Il progetto, coordinato da Sicilian Carob Flour Srl, coinvolge 13 partner rappresentanti l’intera filiera produttiva. Tra gli obiettivi principali vi è la trasformazione della produzione in farina di alta qualità, il controllo del processo produttivo e la redazione di un disciplinare di produzione.