Nella seduta di ieri del civico consesso ipparino sono stati diversi i punti all’ordine del giorno, tra cui l’aumento della Tari, il “rientro” della gestione del servizio idrico da Iblea Acque al Comune e il rendiconto di gestione. Argomenti delicati su cui non sono mancati i rilievi dei consiglieri di Fratelli d’Italia.
“Con argomenti così importanti – spiega Monia Cannata, consigliera FDI – abbiamo assistito a uno spettacolo avvilente con una maggioranza anestetizzata che non è intervenuta per non disturbare i “manovratori”. In questo silenzio assordante l’amministrazione ha proposto l’aumento della Tari dell’otto per cento e ciò rappresenta un fallimento per le politiche di sensibilizzazione, comunicazione e repressione in tema differenziata mai avviate dal Comune. Meglio aumentare la tariffa, che deve coprire il costo del servizio, che attuare specifiche strategie per ridurre le discariche abusive, per migliorare la raccolta, per sensibilizzare i cittadini”.
“Temiamo che non sarà il solo aumento e il futuro è nebuloso con un rapporto con l’azienda vincitrice dell’appalto logorato dalle intemperanze del sindaco che, come noto, vorrebbe ricreare una nuova AMIU e nuovi carrozzoni. Anche su temi delicati come la gestione del servizio idrico e su Iblea Acque la maggioranza è stata silente senza mai entrare nel merito di ciò che riguarda il futuro di Vittoria e la governance della società pubblica, così come il rendiconto 2023 che suscita parecchie perplessità e su cui abbiamo fatto degli accessi agli atti. Abbiamo svolto il nostro compito di opposizione a tutela dei vittoriesi, mentre qualcun altro che fa la stampella al sindaco – come il Movimento Cinque Stelle – al momento delle votazioni si dissolve e testimonia il sostegno a questa amministrazione allo sbando”.