Si chiude, così come si era aperta, la settimana politica ragusana, ovvero con un altro intervento relativo all’approvazione dello strumento urbanistico, avvenuta con numeri risicati e senza la compattezza della maggioranza, a cui sono dovuti correre in soccorso i voti dei dem Peppe Calabrese e Mario Chiavola e di Angelo Laporta di Territorio, insomma di quei consiglieri di opposizione che fanno riferimento politico al deputato regionale Pd Nello Dipasquale. Per quello che Filippo Angelica di Italia Viva Ragusa ha definito “il frutto di una mercificazione politica”. Quest’ultimo intervento sulla vicenda Prg si deve al consigliere 5 stelle Sergio Firrincieli che paventa il rischio di potenziali contenziosi con il Comune da parte di cittadini, ritornando ancora una volta sulla questione delle incompatibilità. Firrincieli argomenta “certo, resta da comprendere perché, rispetto agli interrogativi sollevati in ordine alla compatibilità o meno di alcuni consiglieri comunali sui quali gravava un certo dubbio in proposito, nessuna risposta sia arrivata dagli organismi del Comune a cui ci eravamo rivolti per ottenere chiarezza.
D’altro canto, se il Prg si fosse votato con qualche giorno di ritardo, nulla sarebbe accaduto, ma avrebbe messo il civico consesso nella condizione di potere operare in piena trasparenza”. E a questo punto il consigliere pentastellato richiama alcune questioni di principio “il ruolo di consigliere comunale impone a quest’ultimo di perseguire la legalità con la sua attività di ispezione e di controllo. Un consigliere deve agire, come diciamo sempre, con onore e disciplina e se ci sono delle potenziali problematiche che potrebbero inficiare tutto il lavoro svolto deve farlo sapere alla città e all’Aula. Ora, comunque, sta emergendo un altro potenziale problema. E cioè il fatto che il Comune di Ragusa possa essere esposto a eventuali contenziosi promossi da chi oggi ha visto tradite le aspettative promesse nella versione originale del Prg, quella presentata alla città, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali nel novembre 2022. Sappiamo che sono numerosi gli emendamenti che hanno declassato decine di migliaia di m² di terreni da edificabile ad agricolo o similia, una circostanza che, ci risulta, stia agitando gli animi di alcuni cittadini i quali, alla luce di queste potenziali anomalie, potrebbero intravvedere varchi per adire le vie legali e inficiare tutto il lavoro svolto. Tutto ciò, circostanza che più ci preme, lederebbe gravemente la reputazione del nostro consiglio comunale e dei suoi componenti.
Stiamo parlando del fatto che eventuali reticenze hanno potuto esporci a mandare all’aria tutto il lavoro svolto. Avremmo gradito che la comunicazione da noi inviata a mezzo pec fosse stata letta ai colleghi consiglieri a inizio della seduta cosicché sapessero che avevamo comunicato al segretario generale le nostre perplessità e che avevamo chiesto di trasmettere agli enti locali quelle perplessità. Ci aspettavamo dei chiarimenti che, purtroppo, ancora oggi nessuno sembra in grado di darci”. In apertura della sua nota stampa, Sergio Firrincieli aveva rivendicato “ora che il Prg è stato approvato, possiamo tornare a parlarne senza essere tacciati di mancanza di correttezza per quanto concerne l’aspetto della compatibilità. Sin dall’inizio, infatti, io stesso ho dichiarato di essere incompatibile e quindi, nel rispetto del mio ruolo di consigliere, mi sono astenuto dal partecipare alle varie sedute del Consiglio che hanno trattato lo strumento urbanistico, pur avendo fornito il mio contributo in commissione per poterlo migliorare e, soprattutto, rispetto alla prima stesura, ridurre il consumo di suolo, come poi in effetti è stato”. Fin qui dunque la puntuale dichiarazione del consigliere M5. Ma in apertura di queste righe avevamo accennato al voto favorevole del consigliere di Territorio Angelo Laporta e in un precedente articolo avevamo affermato che “questa posizione di allineamento all’amministrazione pare abbia provocato malumori in qualche esponente apicale del movimento stesso”. Infatti si sono fatte sempre più insistenti le voci delle dimissioni di Corrada Iacono da vicepresidente di Territorio proprio per non aver condiviso tale scelta.
Non sono ancora pervenute comunicazioni ufficiali in tal senso ma la notizia viene data come certa. Ricordiamo che Corrada Iacono nella precedente consiliatura era stata eletta nella lista del sindaco e ricopriva la carica di presidente di commissione. Aveva poi rotto con sindaco e maggioranza lamentando scarsa collegialità e coinvolgimento nelle decisioni ed era approdata al movimento Territorio. Evidentemente la strana alleanza del movimento con il sindaco Cassì sul Prg non le è risultata gradita. Così come, all’interno della maggioranza pare si potrebbe presto consumare lo ‘strappo’ dei tre consiglieri Rossana Caruso, Federico Bennardo e Sebastiano Zagami, che sembrerebbero pronti a costituire un gruppo consiliare autonomo. Tutti e tre avevano preso posizione contraria a quella della maggioranza e dell’amministrazione sulle incompatibilità, ma anche nei mesi precedenti avevano assunto ripetutamente nei confronti dell’amministrazione posizioni che sarebbe eufemistico definire di pungolo o di ‘coscienza critica’. (daniele distefano)