L’assessore ai servizi tecnici, Giovanni Assenza, torna a parlare della chiusura della piscina comunale per rispondere alle accuse del consigliere del PD, Bellassai. “Resto molto perplesso da questa polemica inutile ed in tutti i casi fuori luogo, del consigliere del PD, Bellassai che, su un quotidiano del 21 maggio, rilascia delle dichiarazioni del tutto infondate – dichiara Assenza -. Sono diversi i motivi per giudicare infondate le accuse di incapacità e di mancanza di programmazione degli interventi, poichè, chi ha amministrato come lui per diversi anni e a vario titolo, dovrebbe sapere molto bene che ci sono eventi che esulano da qualunque programmazione.
Per tornare poi alla doppia morale di chi deve obbligatoriamente fare opposizione, dimenticando, o fingendo di dimenticare nella speranza che i cittadini siano anch’essi smemorati, che proprio durante l’amministrazione PD, esattamente nel 2018, la piscina fu chiusa per la caduta di pesanti listelli, addirittura durante una competizione di 50 bambini, sfiorando la tragedia. Non dimentico e nemmeno comisani dimenticano, le dichiarazioni dell’allora sindaco, che giustamente e opportunamente, ha chiuso la struttura: “… si è constatato il distacco di alcuni listelli di legno dal rivestimento della copertura della piscina comunale, quindi ho disposto con ordinanza la chiusura temporanea dell’impianto”. Episodio, quello del 2018, preceduto da un altro nel 2016 – ancora Assenza – in cui, sempre per cause imprevedibili, si è scoperchiato il tetto della piscina.
Anche allora, con molto senso di responsabilità, l’assessore Gaglio fece chiudere per circa tre settimane la struttura. Infine – conclude l’assessore Assenza – sono stato io stesso a dire attraverso tutta la stampa della provincia di Ragusa, con molta onestà intellettuale, che la piscina non sarebbe rimasta chiusa qualche giorno, ma probabilmente delle settimane, né ho additato amministrazioni passate come responsabili. Quindi, mi permetto di dare due modesti consigli a Bellassai. Il primo, quello di fare un ripassino amministrativo per evitare di tirare per i capelli i suoi colleghi che hanno amministrato prima di noi, e il secondo di non addebitarmi dichiarazioni che non ho mai fatto. I cittadini leggono e ben comprendono. Credere il contrario è offensivo per i comisani”.