Le previsioni meteo annunciano per la prossima settimana un improvviso colpo di scena con l’arrivo dell’anticiclone africano, già da Lunedì 27 Maggio. Ma vediamo nel dettaglio le previsioni dei metereologi de iLMeteo.
Arrivo dell’Anticiclone Africano
Nell’ultimo periodo è mancata una figura forte e stabile di alta pressione capace di garantire una duratura stabilità atmosferica. Di conseguenza, le perturbazioni hanno avuto campo libero per le loro incursioni sull’Europa sud-occidentale, provocando anche un abbassamento delle temperature. Tuttavia, una svolta è attesa da Lunedì 27 Maggio grazie a una pulsazione del promontorio anticiclonico sub-tropicale che si estenderà dal Nord Africa verso il bacino del Mediterraneo centro-occidentale.
Caratteristiche dell’Aria Calda
Le correnti d’aria calda in arrivo direttamente dal cuore del deserto del Sahara provocheranno un aumento significativo delle temperature, oltre a una maggiore stabilità atmosferica e tanto sole. Questo tipo di configurazione farà sentire il caldo sulle pianure del Nord e, soprattutto, al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fino a 25-28°C durante le ore pomeridiane.
Temporali di Calore
Attenzione però, nei giorni a seguire dovremo fare i conti con una latente instabilità e con l’improvviso scoppio dei “temporali di calore”. Questi particolari eventi atmosferici sono precipitazioni intense, ma di breve durata (30-40 minuti al massimo) e non legate a una perturbazione.
A differenza dei temporali frontali, causati dall’incontro tra aria calda e aria fredda ad alta quota, i temporali di calore si verificano quando il suolo è troppo caldo. Il terreno, riscaldato dal sole, inizia a riscaldare l’aria attorno a sé, creando bolle d’aria calda che salgono verso il cielo. Quando queste bolle raggiungono una certa altezza, si espandono, si aggregano e iniziano a raffreddarsi, formando la classica nube temporalesca torreggiante.
Zone a Rischio
Specie da Mercoledì 29 Maggio in avanti, non si esclude il rischio di temporali di calore durante le ore pomeridiane, in particolare sulle zone montuose di Alpi e Appennini, con possibili estensioni locali anche alle pianure vicine.