Ragusa, avviso pubblico per l’adesione alla Consulta Comunale per le disabilità

Ragusa – Il Settore VII, Servizi alla persona – Politiche dell’istruzione, del Comune di Ragusa comunica che è stato pubblicato l’avviso per l’adesione alla Consulta Comunale per le disabilità.

Possono presentare domanda di iscrizione gli Enti del Terzo Settore, gli Enti no-profit e le Associazioni iscritte al RUNTS o che abbiano i requisiti per tale iscrizione e che per espressa disposizione statutaria operino senza scopo di lucro in modo continuativo nel territorio del Comune di Ragusa a favore di persone con disabilità.

Gli Enti o le Associazioni richiedenti devono essere costituiti da almeno due anni al momento della presentazione della domanda di adesione ed essere regolarmente iscritte al relativo Albo Regionale della Regione Siciliana.

La domanda di adesione alla Consulta Comunale per le disabilità dovrà essere presentata al sindaco del Comune di Ragusa, utilizzando esclusivamente la modulistica scaricabile al link https://www.comune.ragusa.it/it/news/1695596 (dove è possibile prendere visione dell’avviso nella versione integrale) tramite Pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.ragusa.it o consegnata brevi manu presso l’Ufficio protocollo sito in Corso Italia, n. 72, entro e non oltre le ore 12.00 del  20/07/2024.

“La Consulta Comunale per le persone con disabilità – dichiara l’assessore alle Politiche per l’inclusione, Servizi Sociali e Pari opportunità Elvira Adamo – sarà un importante strumento di progettazione, confronto ed elaborazione di proposte che coinvolge gli Enti del Terzo Settore e l’Amministrazione Comunale.

La Consulta potrà esprimere osservazioni, studi, raccomandazioni e proposte non vincolanti su temi, azioni e servizi ed atti per le persone con disabilità, permettendo all’Amministrazione Comunale di fornire ascolto e azioni più puntuali e pertinenti.

Mi auguro che tutte le organizzazioni presenti sul territorio scelgano di aderire e di essere parte attiva della Consulta, per portare la voce e i bisogni delle persone con disabilità e far sì che si parli con loro e non solo di loro”.