“Ieri è stata una bellissima serata. In cui abbiamo iniziato un percorso di comunità, insieme verso il recupero di una delle tradizioni più emozionanti della festa di San Pietro e cioè i santoni, le riproduzioni attraverso le cosiddette arti effimere dei dodici apostoli che con il loro andare verso il popolo annunciavano, simbolicamente, il messaggio di salvezza di Gesù. Una pratica che ci viene dai nostri padri e che, con il primo “santone” che raffigura San Pietro apostolo, rinnoviamo e innoviamo”.
Così il parroco, il sacerdote Giuseppe Stella, durante la presentazione del progetto, ieri sera in chiesa Madre, a cura dell’associazione Kalicantun, rappresentata da Giuseppe Walter Buscema e da Pierpaolo Ruta. L’associazione Kalicantun affianca la parrocchia di San Pietro nella realizzazione di questo progetto che vedrà il pieno compimento nell’anno giubilare del 2025. Quello di ieri sera è stato l’avvio ufficiale di un anno intenso che vedrà coinvolti in un sinergico lavoro l’associazione, la parrocchia, le maestranze e i volontari che faranno rivivere in modo ordinato, solenne e coinvolgente, una delle tradizioni più amate dai modicani fino a qualche anno fa e che, si spera, possa incontrare il favore e il supporto dei fedeli e della cittadinanza, per far ritornare la festa di San Pietro, come da sempre è stata, il cuore del giugno modicano. Intanto si prosegue con il programma religioso che vede domani, martedì 18 giugno, la messa di quartiere alle 19 in via Toscano.
Mercoledì, invece, ci sarà alle 20, in chiesa Madre, la veglia di preghiera con la presenza degli animatori Grest della città e, a seguire, giochi presso largo mons. Gambuzza oltre all’inaugurazione del centro giovanile Pippo Giuca. “Fare in modo che la festa di San Pietro apostolo possa tornare centrale a Modica – affermano il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, con il presidente sezionale Confcommercio, Giorgio Moncada – è un’azione di recupero dell’identità e della memoria che coinvolge tutti e che ci vedrà impegnati in prima linea. E’ anche un modo per far sì che i cittadini di questa grande realtà possano riacquistare la consapevolezza della propria identità. Insomma, si sta cercando di fare tutto per bene, per il verso giusto. E noi ci siamo”.