Modica – Sabato sera il momento clou della festa di San Pietro apostolo con l’artistico simulacro, quello che raffigura il santo con il paralitico, opera del Civitelli, uscito dalla chiesa Madre e salutato dal giubilo di centinaia di persone che hanno voluto così sottolineare la propria attenzione nei confronti di un evento religioso che appartiene al senso di comunità dell’intera città di Modica. In processione anche la reliquia. Si è registrata una presenza numericamente assai consistente, quasi a volere evidenziare la grande attenzione nei confronti di una presenza, quella del Patrono, densa di significato per la comunità locale cittadina.
La processione lungo corso Umberto, tenutasi dopo la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Rumeo, vescovo della diocesi di Noto, è stata accompagnata dalla banda musicale civica filarmonica di Modica. A mezzanotte, poi, i fuochi d’artificio a cura della premiata ditta F.lli Chiarenza.
In mattinata, inoltre, c’era stata un’altra particolare cerimonia, la messa per la città che, presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Stella, aveva visto la consegna del cero votivo e la firma dell’atto di impegno da parte del sindaco e del parroco, con la presenza degli altri componenti dell’Amministrazione comunale, dei rappresentanti del Consiglio comunale, delle autorità militari, dei rappresentanti delle associazioni locali e dei sodalizi sociali che, prima della messa, si erano spostati in corteo dal palazzo comunale, accompagnati anche in questo caso dalla civica filarmonica, sino a raggiungere la chiesa Madre.
“Tantissima gente ha preso parte, sabato sera – dicono Gianluca Manenti, presidente provinciale Confcommercio Ragusa e Giorgio Moncada, presidente sezionale Confcommercio Pozzallo, che hanno sostenuto la comunicazione degli eventi facenti parte del calendario dei festeggiamenti – alla processione in onore di San Pietro a significare che l’attenzione verso questa figura religiosa è sempre molto elevata da parte dei modicani, in quanto ne rappresenta la storia e l’identità. Un motivo in più per puntare a un futuro che si spera possa essere ancora più ricco di entusiasmo”.