Ragusa – Dopo settimane, se non mesi, che arrivavano segnalazioni su problemi di carenze idriche soprattutto mei quartieri della zona alta di Ragusa, si è dovuta attendere la fine di giugno perché tale situazione venisse ufficialmente riconosciuta dall’assemblea dei 12 sindaci iblei che compongono il summit della Società pubblica Iblea Acque. Una presa d’atto che non ha offerto soluzioni salvo consigliare un generico risparmio di risorse idriche ed attribuire le colpe alla seppur evidente siccità. Pertanto appare encomiabile l’intervento propositivo del consigliere comunale di Ragusa M5 Sergio Firrincieli sulla questione. Ecco quanto scrive Firrincieli.
“Emergenza idrica a Ragusa sono in arrivo nuovi pozzi? sul territorio comunale ci saranno riscontri specifici dopo i fondi messi a disposizione dalla regione? I cittadini sono in attesa di risposte”
Alcuni mesi fa la Regione Sicilia aveva dato mandato al Genio civile, che ha poi spostato la richiesta ai Comuni, di individuare dei nuovi pozzi da poter eventualmente attivare con un finanziamento cospicuo di circa 200 milioni, ovviamente per tutta l’isola. Attivazione da predisporre proprio in previsione della stagione più calda. Sono state portate avanti delle procedure in questa direzione? E’ l’interrogativo che il consigliere comunale dei Cinque Stelle di Ragusa, Sergio Firrincieli, ha sollevato in una delle ultime sedute del civico consesso. “Vorrei capire a che punto siamo – ha detto Firrincieli – anche a causa della persistente emergenza idrica. E per questo ho chiesto al sindaco di informarsi e di rendere edotta la città. I tecnici di Iblea Acque, la società che gestisce il servizio idrico, hanno individuato delle nuove sorgive a cui attingere? E se la risposta è positiva di quali si tratta? Sembrava, inoltre, che da un momento all’altro si dovesse partire con la realizzazione degli appositi impianti finalizzati al tiraggio dell’acqua e, invece, nulla di tutto questo.
Tra l’altro, per stessa ammissione del sindaco, abbiamo appreso che le contromisure adottate lo scorso anno non hanno fornito gli effetti sperati. Quindi, in breve, vorremmo sapere: che cosa stiamo facendo? Tra l’altro, nei giorni scorsi abbiamo preso atto, di quando in quando, che, per tutta una serie di ragioni, le problematiche idriche si sono acuite anche per circostanze non direttamente dipendenti dal Comune e dalla società Iblea Acque come quando si è registrato il distacco dei contatori Enel. Resta l’oggettiva difficoltà per una fetta consistente di ragusani di approvvigionarsi del prezioso elemento. Quindi, è necessario comprendere se ci sono in arrivo nuovi pozzi, se si darà in qualche modo seguito all’invito della Regione, se si adotteranno dei provvedimenti destinati a lenire questa delicata fase di sofferenza. Al Comune il dovere di compulsare Iblea Acque e chiedere spiegazioni sulla mancata attivazione”. (da.di.)