Nella serata di mercoledì 3 luglio, il Dipartimento della Protezione Civile ha aumentato il livello di allerta per il vulcano Etna dal verde al giallo. Questo cambio di stato richiede l’adozione di misure operative locali e di mitigazione del rischio, con particolare attenzione alla sicurezza degli escursionisti in quota.
Motivazioni dell’Allerta
La decisione è stata presa durante una riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana. Le attività del vulcano hanno mostrato un incremento del tremore e frequenti attività stromboliane ai crateri sommitali, accompagnate da piccole emissioni laviche, con la possibilità di un’evoluzione rapida verso fenomeni più energetici.
Monitoraggio e Valutazioni
Il passaggio all’allerta gialla è basato sulle segnalazioni e valutazioni di pericolosità fornite dai Centri di Competenza, tra cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Cnr-Irea. Questo innalzamento dell’allerta comporta un potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e un miglior raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Misure di Sicurezza e Informazioni alla Popolazione
Il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana, allerta le strutture territoriali di protezione civile per adottare eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. “Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche locali, che possono variare frequentemente, persiste una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano. Si invita la popolazione a rimanere informata e a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali di protezione civile”, conclude la nota.