Ragusa – Criticità a Marina di Ragusa dove è esplosa la stagione estiva 2024. E si tratta di criticità che riguardano aspetti ed esigenze primarie quali acqua ed energia elettrica, visto che dai rubinetti della frazione balneare è uscita acqua torbida e che si è anche verificato un blackout di oltre una decina di ore. Della prima questione si è occupato il consigliere comunale 5 stelle Sergio Firrincieli che dopo aver denunciato la presenza di acqua gialla dalle tubature (vedi foto) in alcune zone di Marina lamenta che in aula consiliare non ci sia stata alcuna risposta da parte del sinfaco Cassi’. Afferma dunque Firrincieli “seppure sollecitato riguardo alla potabilità o meno della stessa, il sindaco, pur essendo a conoscenza del fenomeno già da almeno una settimana, ha ritenuto opportuno non solo non rispondere al nostro quesito posto in aula ma neppure emettere una specifica ordinanza restrittiva rispetto al consumo dell’acqua in questione.
Una situazione paradossale, anzi grottesca, visto che, a tal riguardo, non c’è stata alcuna risposta mentre i cittadini, che ci hanno giustamente riempito di foto emblematiche, pretendono, e noi con loro, di sapere come stanno le cose”. Il consigliere pentastellato poi prosegue “e neppure la si può buttare ogni volta in caciara addebitando responsabilità soltanto a Iblea Acque in quanto gestore del servizio. E’ il sindaco, primo responsabile della salute pubblica, che deve dirci se quest’acqua è più o meno idonea per gli utilizzi umani e deve, dunque, intervenire nell’emergenza come, tra l’altro, è stato detto nelle precedenti comunicazioni quando abbiamo chiarito che sull’emergenza idrica ci saremmo attesi un altro tipo di operatività da parte del primo cittadino con la creazione di un centro operativo comunale (Coc) appositamente convocato”. “Ora – aggiunge Firrincieli – non sappiamo se ciò che stia accadendo è dovuto a un guasto al potabilizzatore di Camemi o ancora a una mancata manutenzione dei filtri. O forse potrebbe essere stata una errata manovra da parte degli operatori che ne gestiscono il funzionamento. Non lo sappiamo perché il sindaco non ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti. Tutto questo è un atteggiamento censurabile visto che, tra l’altro, alcuni medici di famiglia ci dicono che in queste settimane, tra la popolazione, si sono riscontrati problemi intestinali: tutto questo potrebbe essere riconducibile alla nostra famosa acqua gialla? Non lo sappiamo.
Ma questo silenzio e questa inattività non depongono a favore. E tutto ciò a fronte di un primo cittadino che si fregia di un sondaggio che lo colloca al 60% delle preferenze (auguri), ma che poi risulta assente nella gestione dei problemi della città. Un atteggiamento che, per l’elettorato, risulterà incomprensibile? Ce lo chiediamo. E, però, all’elettorato che ancora oggi lo sostiene piace ritrovarsi un liquido giallastro nelle tubature e nelle cisterne, curare la dissenteria (che, lo ripetiamo, non sappiamo se sia meno imputabile a questo disservizio), rimanere senz’acqua. Quindi, vuol dire che ci meritiamo tutto questo”.
Sul blackout elettrico giunge invece, puntuale come siamo ormai abituati, la presa di posizione dei tre consiglieri, di maggioranza, ma ormai stabilmente arruolati nei ranghi dei ‘dissidenti’. Ovvero Federico Bennardo, Rossana Caruso e Sebastiano Zagami che scrivono “alcuni quartieri di Marina di Ragusa, specialmente quelli più centrali, sono rimasti sprovvisti di elettricità per parecchie ore dalla giornata di ieri e sino alle prime ore di questa mattina. Altre zone, invece, sono tuttora, martedì mattina, senza corrente elettrica. Una condizione che ha causato e che sta causando non pochi disagi ai residenti, ai villeggianti e ingenti danni economici agli operatori commerciali, specialmente quelli operanti nel settore della ristorazione”. “Come più volte ribadito – aggiungono i tre – alcuni servizi, tra cui quello in questione, sono insufficienti a garantire copertura alla popolazione, notevolmente incrementata, durante la stagione estiva. Così come per l’emergenza idrica, occorrerebbe indire una unità di crisi alla presenza del sindaco e del prefetto, con attori come la protezione civile e gli operatori dei servizi in questione, per porre intanto rimedio con gruppi elettrogeni alla situazione emergenziale. Ci poniamo in una posizione di collaborazione, raccogliendo già da ieri le segnalazioni sui quartieri sprovvisti di elettricità e riportando le stesse agli organi competenti che riferiscono di avere lavorato senza sosta al ripristino. Occorre infine programmare una volta per tutte dei lavori di implementazione della rete elettrica affinché simili disagi non si ripresentino più in futuro”. Entrambi le questioni sollevate anche in aula dai consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, non hanno trovato nessuna risposta da parte del sindaco e dell’amministrazione, probabilmente soddisfatti oltre misura per il risultato del sondaggio di verifica di gradimento del primo cittadino ad un anno dall’elezione, e quindi poco propensi a dar conto e ragione a tali quisquilie. E a proposito dell’alta percentuale (60%) di gradimento per il sindaco espressa dai ragusani, ecco il commento di Direzione Ragusa, la formazione politica creata da Cassi’ e dai suoi fedelissimi. “Il 4^ posto di Peppe Cassì nella classifica nazionale di gradimento dei sindaci dei Comuni capoluogo, redatta da Il Sole 24 ore, conferma il buon lavoro svolto dall’Amministrazione comunale. Nessun ruolo politico è infatti sottoposto a una costante, giornaliera verifica da parte della comunità come quello di un Sindaco.
Dietro al gradimento di Peppe ci sono certamente le competenze professionali e le qualità morali di un sindaco instancabile e sempre disponibile, che spesso alla sera chiude per ultimo (e non è una metafora) il Municipio.
Ma a spiegare un gradimento che, dopo 6 anni di mandato, si assesta al 60% mentre tanti sindaci vedono perdere punteggio dopo pochi anni di amministrazione, è anche la forza di un gruppo che ha fatto una cosa semplice ma per nulla scontata in politica: mettere al centro l’interesse per la città, non per se stessi. Ogni città ha i suoi problemi e le sue mancanze, è normale, ma è evidente come i ragusani abbiano riconosciuto in questa squadra un impegno, un buon lavoro, una dedizione, un’integrità e una serietà non banali.
Tutti noi di Direzione Ragusa, squadra composta da assessori, consiglieri e semplici cittadini che nei modi e nella visione politica di Peppe Cassì si riconoscono, siamo ben coscienti che questo 60% è prima di ogni cosa una responsabilità verso Ragusa, un atto di fiducia da parte dei ragusani, che ringraziamo”. (daniele distefano)