Modica – È definitivamente esplosa a Modica la questione molto spinosa della chiusura del macello comunale. Tra i primissimi (se non addirittura il primo), lo scorso 16 luglio, a lanciare l’allerta Vito D’Antona, esponente di Sinistra Italiana e già consigliere comunale. Scrive D’Antona “a maggio, a seguito di accertamenti da parte delle autorità sanitarie, durante le quali sembra siano state rilevate delle anomalie nel macello di Modica, il Comune avrebbe revocato la concessione alla ditta che aveva in appalto la gestione, con la conseguenza della chiusura del macello a tempo indeterminato. La chiusura della struttura ha provocato la perdita del lavoro per i venti lavoratori che vi svolgevano la loro attività alle dipendenze della ditta appaltatrice, i quali, in atto, non hanno alcuna prospettiva per il loro futuro lavorativo.
Condividiamo, in questa direzione l’attività in corso da parte della Flai Cgil, la quale ha chiesto un incontro prima con il Comune e successivamente con il Prefetto per affrontare la questione.
Non c’è più tempo da perdere; l’Amministrazione Comunale esca dall’inspiegabile inerzia e, in quanto proprietaria della struttura e titolare da decenni del servizio, assuma l’iniziativa di mettere attorno ad un tavolo le autorità sanitarie, la ditta che aveva l’appalto e il sindacato dei lavoratori, al fine di individuare una strada che consenta, anche in via provvisoria, in attesa di un nuovo bando sulla gestione, di riaprire il macello.
Riteniamo che il servizio di macellazione debba rimanere in capo al Comune e che la struttura, realizzata circa venti anni fa per la quale fu ottenuto un apposito finanziamento nazionale, rimanga proprietà pubblica, sia funzionante, fornisca un indispensabile servizio all’importante settore zootecnico del nostro Comune e garantisca l’occupazione dei lavoratori”. Sulla questione e’ intervenuto anche il gruppo territoriale M5 della città della Contea con questa dichiarazione.
“Ci uniamo all’appello della Flai Cgil, che ha chiesto un incontro con il Prefetto e con l’Amministrazione comunale di Modica per affrontare la questione relativa al Macello comunale della città, che lo scorso mese di maggio, a seguito di accertamenti da parte delle autorità sanitarie, ha visto revocata la concessione alla ditta che aveva in appalto la gestione, con la conseguenza della chiusura a tempo indeterminato”. Lo dice il Gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Modica, evidenziando come il provvedimento abbia provocato la perdita del lavoro per i venti lavoratori che vi svolgevano la loro attività alle dipendenze della ditta appaltatrice. “La sindaca Monisteri intervenga urgentemente per adeguare la struttura secondo i canoni e i parametri previsti dalla normativa vigente – scrive il gruppo del M5S -. Non c’è da perdere tempo, sia per assicurare un futuro ai lavoratori e alle proprie famiglie, ma anche per dare un nuovo avvio a un servizio pubblico fondamentale in città. Così come chiede il sindacato, dunque, il Prefetto metta attorno a un tavolo tutte le parti per risolvere il problema avviando i lavori necessari. Il Macello comunale è un servizio pubblico a cui non si può rinunciare’. (da.di.)