Catania – Il tre agosto nel Cortile del Palazzo Platamone di Catania “Radio clandestina” dedicato all’eccidio delle Fosse Ardeatine e portato in tournée da 24 anni con straordinario successo dall’attore e regista romano. Il sette Dado Moroni e la sua ensemble proporranno “Itamela”, il 18 Roberto Gatto con il suo quintetto offrirà al pubblico “Time and life” e la parte musicale sarà chiusa il tre settembre da Javier Girotto, Dino Rubino, Nello Toscano e Beppe Tringali con una performance a metà tra il jazz e la parola
All’interno del Summer Fest, grande contenitore di eventi del Comune di Catania, torna anche quest’anno la rassegna Nuovi confini, che mette insieme musica e teatro ed è diretta dal regista Giovanni Anfuso e dal musicista Nello Toscano.
“In questa seconda edizione – ha spiegato Anfuso – sono previsti quattro appuntamenti tra agosto e settembre, tutti nella Corte Mariella Lo Giudice del Palazzo Platamone di Catania. Per quanto riguarda la musica sono programmati due concerti di Jazz che hanno riscosso un notevole successo in tutt’Italia: il pianista Dado Moroni con la sua ensemble il sette agosto proporrà Itamela, e il 18 agosto il batterista Roberto Gatto con il suo quintetto offrirà al pubblico Time and life, con musiche di Tony Williams. La parte musicale sarà chiusa il tre settembre da Javier Girotto e Dino Rubino, con Nello Toscano e Beppe Tringali che daranno vita a una performance in cui, oltre al jazz, la parola offrirà momenti di divertimento”.
Ad aprire la rassegna sarà invece un lavoro teatrale di e con Ascanio Celestini dal titolo Radio clandestina che ha come sottotitolo Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria.
“Uno spettacolo che è in tournée da ben ventiquattro anni con un successo enorme in Italia e all’estero. E finalmente Celestini torna in quella Catania in cui mancava da troppo tempo. Per quanto i temi di Radio Clandestina siano certamente profondi e drammatici, questo straordinario attore e regista non perde occasione per donare a tutti noi momenti non solo di grande umanità ma anche di sano umorismo”.
Lo spettacolo di quel mostro di bravura che è Ascanio Celestini fa infatti emozionare, e soprattutto pensare, narrandoci dell’occupazione nazista a Roma, quando tutti, rischiando la vita, ascoltavano Radio Londra. E prende il via da quel 23 marzo del 1944 in cui dieci partigiani attaccarono un gruppo di tedeschi in Via Rasella. Il giorno dopo oltre trecento persone sarebbero state trucidate dai nazifascisti: per ogni soldato tedesco dovevano morire dieci italiani.