Pozzallo – Ha discusso brillantemente una originalissima tesi su uno degli eventi più amati al mondo: il Festival di Sanremo. Lo ha fatto ottenendo il massimo dei voti e i complimenti della Commissione. La proclamazione della neo dottoressa, la pozzallese Chiara Gambuzza, in Scienze dell’Informazione: Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche è avvenuta presso il Dipartimento Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina. La neo laureata ha svolto un interessante lavoro di tesi guidata dal suo relatore, il professore Francesco Pira, docente di Teorie e Tecniche del giornalismo digitale, comunicazione strategica e social media e comunicazione d’impresa.
L’elaborato della studentessa della provincia di Ragusa ha posto l’accento su come, un evento mediatico e culturale come il Festival di Sanremo, si sia evoluto attraverso nuove e sempre diverse prospettive e narrazioni dei media tradizionali e dei new media. Un excursus in cui si è sottolineato che la kermesse non è più solo un fenomeno sociale che rende concreta l’applicazione sociologica del “nuovo è sempre uguale” ma anche un fenomeno social in grado di catturare l’attenzione delle generazioni più giovani che, dati alla mano, sono quelle che dominano la rete con interventi e condivisioni. Nel corso della presentazione sono stati attenzionati due aspetti fortemente legati al festival: la misinformation e le fake news che sono in costante crescita e sono frutto di un’epoca digitale del giornalismo in cui i confini tra produttori e fruitori delle notizie non sono più così netti come in passato e ciò fa sì che lo spettatore non si limiti lì ad osservare passivamente il contenuto televisivo ma diventi egli stesso parte attiva e protagonista indiscusso senza però, talvolta, il doveroso controllo delle fonti.
Nel corso della presentazione dell’elaborato, la neo laureata si è soffermata anche su temi di recente attualità mettendo in evidenza come casi come quello di John Travolta travolto prima dal siparietto “Qua qua dance” e poi dalla bufera relativa alla pubblicità occulta, vengano utilizzati dai media per creare un dibattito pubblico che domina la scena e getta nell’ombra le esibizioni degli artisti in gara generando una netta differenza rispetto a quanto accadeva in passato quando di ciò che accadeva fuori dal teatro Ariston, vedi il suicidio di Luigi Tenco, non veniva fatta alcuna menzione se non a posteriori.
Complimenti e felicitazioni per il nuovo traguardo raggiunto con risultati eccellenti. Auguri affettuosi dalla vecchia prof