Ragusa – Anche le contrade ragusane che possiamo definire ‘storiche’, quelle cioè a monte di Marina di Ragusa, non godono di condizioni migliori di quelle denunciate dai residenti della zona Randello (di cui parliamo in altra parte del giornale). A (ri)sollevare il problema, nei giorni scorsi, ancora una volta è stato Peppe Calabrese segretario cittadino e consigliere comunale Pd che da anni è impegnato in questa battaglia. Queste le considerazioni dell’esponente dem.
“Anche per questa estate le contrade a monte di Marina di Ragusa risultano abbandonate dall’Amministrazione comunale che è molto più interessata a quel che accade nel quartiere rivierasco che nel resto della città.
“A nulla è servito istituire l’Assessorato alle Contrade – aggiunge Calabrese – dato che è senza portafoglio, non ha, insomma, il becco di un quattrino da investire nelle contrade. Il risultato, come al solito, è che si pensa ai servizi per Marina di Ragusa e ci si dimentica di chi vive nelle contrade, dimostrando che per questa amministrazione ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Calabrese, che nel corso della sua storia politica si è sempre occupato di contrade, ricorda che “se oggi c’è l’impianto idrico a Gatto Corvino o il potabilizzatore a Camemi è perché le amministrazioni che si sono succedute negli anni si sono dimostrate disponibili ad accogliere i suggerimenti di chi era all’opposizione. Il caso del potabilizzatore di Camemi è emblematico – aggiunge – di quel periodo in cui c’era fattiva collaborazione tra il sindaco (in quegli anni Dipasquale) e il sottoscritto all’opposizione e tuttavia, ognuno dalle proprie posizioni, è stato possibile trovare dei punti di incontro per il bene della città, trovando soluzioni concrete alla crisi idrica che puntualmente si presentava in estate a Marina di Ragusa. Ma le contrade di Cerasella, Santa Maria degli Angeli, Mangiabove, Villaggio 2000, Principe, Fontana Nuova, hanno perso le speranze di vedere risolti i propri problemi idrici e di fognatura, soprattutto da quando è nata IbleaAcque cui è demandata la gestione di tutto il servizio idrico, compresa la rete fognaria”.
“Ai problemi relativi la fornitura dell’acqua e le fognature si aggiunge anche la carenza di servizi di trasporto pubblico – continua Calabrese – perché se a Ragusa città c’è il nuovo servizio di autobus che collega i vari quartieri, a Marina di Ragusa il servizio che fa da staffetta tra le varie località della costa, nelle contrade non ci arriva nessuno. I cittadini delle contrade sono costretti a muoversi in auto per raggiungere un quartiere che è già notevolmente congestionato dal traffico e dalla carenza di parcheggi”.
“Insomma, al sesto anno di amministrazione Cassì – conclude l’esponente dem – dobbiamo constatare che certe cose non cambiano, anzi, la capacità di mantenere invariate le diseguaglianze tra alcune zone della città è sempre la stessa, con o senza l’assessorato alle contrade”. (da.di.)