“Cimitero, ultimo atto”. Il TAR (tribunale amministrativo regionale) ha definitivamente respinto il ricorso fatto contro il Comune di Comiso in merito alla revoca della delibera per la realizzazione del Cimitero di Comiso e Pedalino con progetto di finanza. “Eravamo consapevoli sin dall’inizio di avere ragione sul danno che sarebbe ricaduto su tutta la cittadinanza”.
Dichiarazioni del sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari
“Cimitero, ultimo atto”. E’ proprio il caso di dirlo – afferma il sindaco di Comiso – e quindi tutta la vicenda legata alla realizzazione e la gestione da parte di una ditta privata del cimitero di Pedalino, e l’ampliamento e la gestione con la medesima modalità di quello di Comiso, può essere definitivamente archiviata. Per essere breve – ancora la Schembari – il primo atto deliberativo formulato da questa amministrazione, il 16 luglio 2018 -num. di delibera 235, era stata la revoca della concessione ad un consorzio, per la realizzazione del sistema cimiteriale Comiso -Pedalino mediante interventi di riqualificazione del cimitero di via Roma e la realizzazione del nuovo cimitero di c/da Bosco Cicogne con progetto di finanza privata. Era stato uno dei principali punti programmatici che c’eravamo prefissati poichè eravamo consapevoli che i costi esosi ed ingiustificabili, se non nell’ottica del legittimo profitto del mercato privato, sarebbero ricaduti esclusivamente sulle spalle dei cittadini, e quando si opera contro gli interessi di una intera città, non ci possono essere dubbi sul percorso da seguire.
Evidentemente, avevamo visto bene – continua Maria Rita Schembari – e la sentenza del TAR, sezione staccata di Catania, ci ha dato ragione. È motivo di particolare soddisfazione per questa amministrazione che rappresento ancora con il mio secondo mandato perchè questa ulteriore ed ennesima legittimazione, non solo ci conforta ad andare avanti operando sempre per il bene della città attraverso la legalità delle scelte, ma mette un punto definitivo su tutta la vicenda cimitero sulla quale alcuni hanno ben pensato di costruirci sopra campagne elettorali, continuando a difendere scelte ingiustificabili ed agitando lo spettro di gravose sanzioni e risarcimenti da pagare alla ditta ricorrente. Spauracchi che non hanno evidentemente sortito i risultati sperati. A settembre inaugureremo il cimitero di Pedalino realizzato in un solo anno, con fondi pubblici e quindi pubblico, e, dopo le colombaie nuove già realizzate, stiamo programmando interventi importanti per ristrutturare quello di Comiso”.