Scicli – Recenti avvistamenti di granchio blu (Callinectes sapidus) nel mare del Ragusano confermano che questo predatore marino ha trovato le condizioni ideali per riprodursi in questa fascia del Mediterraneo. Questo granchio, noto per le sue dieci zampe e il soprannome di “killer dei mari”, era già stato segnalato nella zona lo scorso anno.
Nei giorni recenti, alcuni esemplari sono stati catturati nel mare di Arizza, lungo il litorale di Scicli. La presenza del granchio blu era stata inizialmente segnalata nel mare di Donnalucata e a Sampieri, sempre nell’area di Scicli, da un pescatore nell’agosto 2023.
L’espansione di questa specie invasiva nella regione sottolinea la necessità di monitorare attentamente i suoi impatti ambientali e adottare misure di gestione per proteggere gli ecosistemi locali e le attività economiche legate alla pesca.
Il granchio blu, sebbene non rappresenti una minaccia diretta per le persone, sta emergendo come una seria preoccupazione ambientale nelle acque italiane e siciliane. La sua rapida proliferazione, che in alcune aree ha assunto proporzioni di invasione, ha impatti significativi sugli ecosistemi locali.
Questo granchio predilige un’ampia varietà di organismi microscopici, bivalvi, vermi anellidi e avannotti di pesci che abitano le acque marine. La sua eccezionale capacità riproduttiva, con una sola femmina che può produrre centinaia di migliaia, se non milioni, di uova all’anno, contribuisce alla sua veloce espansione.
La presenza massiccia di questi granchi assorbe risorse alimentari vitali per le specie autoctone, alterando l’equilibrio ecologico. Inoltre, i granchi blu danneggiano le reti da pesca e le strutture degli allevamenti ittici, causando problemi economici ai pescatori locali.
Attualmente, i granchi blu catturati nelle acque siciliane possono raggiungere una lunghezza di 15 cm e una larghezza di 23 cm. È fondamentale monitorare e gestire la loro proliferazione per mitigare gli effetti negativi sull’ecosistema e sulle attività economiche locali.