Il mancinismo, ovvero la predisposizione naturale a utilizzare la mano sinistra per compiere attività che richiedono l’uso di una sola mano, è una caratteristica che si manifesta sin dalla nascita. Tuttavia, è solo intorno ai due o tre anni di età che questa inclinazione diventa evidente, quando il bambino inizia a perfezionare le sue capacità motorie e mostra una preferenza per l’uso della mano sinistra, ad esempio, per disegnare o afferrare oggetti.
Una Questione di Emisferi Cerebrali
Il mancinismo è legato a una maggiore attività dell’emisfero destro del cervello, che regola il lato sinistro del corpo. Questo significa che i mancini tendono a usare non solo la mano sinistra, ma anche l’occhio e l’orecchio sinistri in modo preferenziale rispetto ai destrimani. In 1 caso su 4, l’attitudine a diventare mancini è scritta nel Dna in alcune porzioni del genoma coinvolte anche nello sviluppo del linguaggio. Alcuni ricercatori dell’Università di Oxford (Gran Bretagna) si sono dedicati a questo tema e hanno identificato alcune aree del genoma associate con il «mancinismo» nella popolazione generale e trovando legami tra queste differenze genetiche con regioni del cervello collegate al linguaggio. Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista Brain.
Sviluppo e Adattamento dei Mancini
Dal punto di vista motorio e intellettivo, i mancini non presentano differenze significative rispetto ai destrimani. Tuttavia, possono incontrare alcune difficoltà iniziali nell’uso di strumenti progettati per destrimani, come le forbici, e possono sviluppare una scrittura speculare, cioè che va da destra verso sinistra. In alcuni casi, una persona può diventare mancina per necessità, ad esempio in seguito a una paralisi della parte destra del corpo, costringendo così l’uso della mano sinistra.