Vittoria – “Non si ferma la mattanza verde”. E’ così che si esprime l’associazione ambientalista Fare Verde Vittoria sul restyling di piazza Cavour a Scoglitti che prevede la morte di tutti glia alberi ultra decennali (pini). Ecco la nota stampa completa a firma di Fare Verde Vittoria. In data 20 agosto 2024, in un pubblico comizio, viene presentato dall’amministrazione comunale di Vittoria, l’ambizioso progetto di restyling di Piazza Cavour a Scoglitti.
Fare Verde Vittoria, in veste di associazione ambientalista, ha l’obbligo di sottolineare che nella nuova progettazione nulla è stato fatto per tutelare e salvare gli alberi( pini) ultra decennali già esistenti in piazza e che nel corso della loro esistenza nessun danno irreparabile hanno provocato.
Gli Alberi patrimonio collettivo di indubbio valore, bellezza estetica incomparabile, ombreggiatura, regolatori di temperatura, rifugio per uccelli vengono sacrificati senza alcuna remora per essere sostituiti? non si sa, ancora, da quale altra specie idonea.
Ci sembrano paradossali le affermazioni fatte dall’amministrazione, nel pubblico comizio, di una piazza green, di una piazza proiettata nel futuro che avallino, però, una progettazione che non preveda il verde e la tutela degli alberi.
Nessuna contrarietà ad una miglioria estetica/funzionale di Piazza Cavour a Scoglitti, ma non andiamo controcorrente rispetto al mondo.
Il verde pubblico esistente deve essere salvaguardato e semmai incrementato a beneficio di tutti, indicazioni dettate, ormai, ad unanimità da prove scientifiche inoppugnabili.
La cosiddetta condivisione con la città nelle scelte fatte, declamate dall’amministrazione, non sono realistiche vanno palesemente a cozzare con i tanti Sit-In di protesta, inascoltati, di tanti liberi cittadini che hanno manifestato esplicitamente sbigottimento e malcontento sulla gestione del verde pubblico della frazione di Scoglitti e della citta’ di Vittoria.
I cittadini che veramente credono in una reale crescita green, si oppongano a questa ennesima scelta scellerata che porta soltanto ad un regresso e ad un impoverimento ambientale e culturale.