Esplode a Ragusa la terza polemica agostana. Dopo quella sulla concomitanza al Castello di Donnafugata di due eventi (il Donnafugata Film Festival e la festa privata di un social club); dopo quella ben più corposa sul partenariato pubblico/privato per la gestione proprio dello storico maniero assurto a simbolo della città, è stata la volta dello spostamento della prossima edizione di Ibla Buskers dal quartiere barocco al vecchio centro storico superiore, nella zona conosciuta come ‘putie’. Insomma da “iusu” a “supra”. La notizia, diffusa dall’associazione Edrisi, inventrice della rinomata festa degli artisti di strada ormai famosa oltre i confini nazionali, ha provocato una serie di prese di posizione contrarie, prima tra tutte quella dei commercianti del centro commerciale naturale Antica ibla di cui abbiamo gia pubblicata la nota stampa. Nel frattempo silenzio totale da parte dell’amministrazione cittadina salvo una dichiarazione in extremis del sindaco Cassì sulle pagine del quotidiano locale. Tutte questini piuttosto spinose sulle quali non si è fatto attendere il.polemico intervento senza peli sulla lingua del consigliere comunale di Generazione Gaetano Mauro.
Ibla Buskers, Mauro:” Dichiarazioni di Cassì, imbarazzanti. Adesso rimedi”
“La scelta di trasferire solo nel centro storico di Ragusa superiore un evento così radicato, come Ibla Buskers, è un impoverimento del tessuto culturale costruito nel tempo, con effetti negativi sia sul turismo che sull’economia locale di Ibla. Eppure Il festival era stato annunciato, durante la presentazione del cartellone estivo da parte dell’amministrazione comunale, come un evento culturale di grande importanza, capace di valorizzare il patrimonio storico e artistico di Ragusa Ibla, uno dei gioielli architettonici più importanti della Sicilia. Non sarà nulla di tutto questo”.
Lo ha detto Gaetano Mauro, consigliere comunale di Generazione, che spiega:
“La natura stessa del festival Ibla Buskers, con la sua atmosfera intima e l’ambientazione storica, potrebbe risentire negativamente del trasferimento. Il contesto unico di Ibla, con le sue strade strette e le sue piazze suggestive, contribuisce in modo determinante all’identità dell’evento, creando un’esperienza irripetibile per artisti e spettatori.
Riteniamo fondamentale che decisioni di tale portata vengano prese attraverso un processo partecipativo che coinvolga la comunità locale, gli operatori economici e culturali, e tutti i cittadini interessati.
L’amministrazione comunale ha erogato un finanziamento di 25 mila euro a supporto della manifestazione, già finanziata dalla Regione. Alla presentazione del progetto nessuno si è accorto prima di elargire il contributo che il programma degli organizzatori prevedeva un’altra dislocazione? E’ imbarazzante la dichiarazione resa sulla stampa di oggi del sindaco Cassì che, dopo avere finanziato con 25 mila euro il progetto , ammette di essere stato colto di sorpresa, cioè non l’aveva neanche letto e di essere rimasto “stupito”.
“Pur comprendendo le motivazioni degli organizzatori legate al desiderio di portare l’evento in altre parti della città, ritengo- ha aggiunto Mauro- che sia possibile individuare soluzioni che permettano di espandere il festival senza snaturarlo. Si potrebbe, ad esempio, pensare a una formula che coinvolga sia Ragusa Ibla che Ragusa superiore, creando un percorso culturale che unisca le due anime della città, valorizzando entrambe”.
“Nell’ottica di preservare e promuovere al meglio le peculiarità che rendono Ragusa Ibla una città unica e affascinante e nel rispetto di quegli operatori commerciali che vedevano il festival di IBla Buskers come una ultima boccata d’ossigeno prima del letargo invernale- conclude Mauro-, adesso si rimedi. Si risarciscano i commercianti di Ibla con l’organizzazione di un evento di alto profilo nel periodo natalizio. Sarebbe un modo per ravvedersi”. (da.di.)