Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà martedì 27 agosto 2024 alle ore 21,00 l’iniziativa “Gino Morici: il fatale incontro con “Bebbuzzo” Sgadari di Lo Monaco. Visita guidata alla collezione della filiale SICILBANCA di Palermo”. L’appuntamento è fissato per le ore 21,00 in Viale Lazio, 9 a Palermo. Previsti gli interventi di Giuseppe Di Forti, Presidente SICILBANCA, di Antonio Piraino, Vice Presidente Fondazione Sicana, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. L’iniziativa è promossa da SICILBANCA, BCsicilia e Fondazione Sicana. La visita è gratuita ma è necessaria la prenotazione al tel. 346.8241076.
La Collezione Sgadari rappresenta una significativa testimonianza del legame tra l’artista palermitano Gino Morici e il barone Pietro Emanuele Sgadari di Lo Monaco, affettuosamente soprannominato “Bebbuzzo”. Questo rapporto, sviluppatosi negli ambienti culturali della Sicilia del Novecento, combina in modo unico collaborazione artistica e amicizia. Il barone Sgadari, figura di spicco come mecenate e collezionista, ospitava Morici nella sua dimora, che fungeva da vivace salotto culturale, frequentato da intellettuali come Lucio Piccolo di Calanovella e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
In questo contesto, Morici, noto per la sua versatilità, creava disegni che catturavano momenti di vita quotidiana e aspetti della società siciliana del tempo.
Oggi la Collezione Sgadari include 96 disegni a matita, principalmente caricature e vignette umoristiche, raccolti con cura dal barone in un album. Queste opere offrono uno sguardo intimo sulla Palermo dell’epoca e testimoniano la complicità tra l’artista e il suo mecenate. Grazie a SICILBANCA, che ha acquisito l’album da un privato, la collezione è ora esposta al pubblico nella sede a Caltanissetta, mentre la filiale palermitana, intitolata a Gino Morici, ospita le copie anastatiche, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare una prospettiva artistica originale.
In allegato dipinto “Hidalgo con Lilium”, Gino Morici, 1968, Olio su tavola.