Ragusa – È un tono signorile e pacato quello che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Rocco Bitetti, usa per rispondere all’attacco che gli era stato rivolto dai rappresentanti dei gruppi di maggiorana a proposito dell’atto di indirizzo sulla sucurezza nel centro storico superiore. L’ atto consiliare di Bitetti, dopo un tentativo da parte della maggioranza di riscriverlo, tentativo respinto fermamente dal consigliere meloniano, era stato respinto dalla maggioranza, mentre aveva incassato il sì di quattro consiglieri di opposizione e dei tre dissidenti di maggioranza. Sia Bitetti che il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Poidomani avevano stigmatizzato tale comportamento dei gruppi di maggioranza che avevano replicato attaccando lo stesso Bitetti. Che ora ha così risposto.
Cari colleghi Antoci, Sortino, Iurato, Buscemi e Galifi, l’atto di indirizzo a salvaguardia del centro storico che voi avete bocciato conteneva una serie di proposte integrative concrete e facilmente attuabili condivise da circa 600 nostri concittadini. Nessuno di voi in fase di dibattito si è alzato ed è entrato nel merito di queste proposte, nessuno di voi si è alzato ed è intervenuto per dire qualcosa contro questo atto. Vi siete limitati a presentarvi durante la pausa della seduta con un atto precedentemente riscritto con annessa controproposta “prendere o lasciare”. Questo è inaccettabile! E il fatto che non lo capiate è molto grave perché non soltanto agendo in questo modo svilite il vostro ruolo di consigliere comunale, la vostra indipendenza, la vostra libertà, ma soprattutto perché non fate gli interessi della città.
A differenza di molti di voi, io la mia carriera politica l’ho già fatta: non ho bisogno di pubblicità e non ho alcun interesse ad avere visibilità o a ricercare facili consensi. Io a differenza vostra non mi devo ricandidare e all’interno del mio partito, Fratelli d’Italia, ho la massima libertà di dire e di agire secondo coscienza. Cosa che voi purtroppo non avete nella vostra coalizione. A testa alta ho rifiutato la vostra proposta di compromesso come da voi “impiattata” perché il mio compito era sottoporre al Consiglio, e quindi alla città, quella proposta per come sottoscritta da numerosi nostri concittadini. Voi vi siete limitati a bocciarla secondo copione. L’unica cosa su cui vi posso dare ragione è che state lavorando e che continuerete a lavorare, come dite voi, “a testa bassa”. (da.di)