Modica – Le liste di attesa rappresentano oggi uno dei maggiori problemi del sistema sanitario, aggravato dal costante decremento dei fondi destinati alla Sanità. A pagarne le conseguenze sono sempre le fasce più deboli, coloro che hanno maggiore necessità di un tempestivo accesso alle cure. Un problema che tocca da vicino la fascia delle persone più anziane come rilevato nell’incontro promosso sabato scorso dalla Cna territoriale Cna Pensionati di Ragusa che, con la collaborazione di Facile udire – soluzioni acustiche per l’udito e Starkey, ha puntato i riflettori soprattutto sulla salute e sul benessere della persona che passano anche dall’orecchio.
L’appuntamento, tenutosi a Torre del Sud Hotel, ha contemplato la prestigiosa presenza del segretario nazionale Cna Pensionati, Mario Pagani, oltre che del presidente regionale e del segretario regionale di Cna Pensionati, rispettivamente Raimondo Augello e Mario Filippello. Erano presenti, per Cna, anche il vicepresidente nazionale Pippo Cascone e il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo. La provincia di Ragusa, è stato chiarito durante l’intervento del segretario territoriale Cna pensionati Ragusa, Franco Spadaro, rischia di perdere uno dei servizi di prossimità garantito da Asp e Inps. Si sono accumulati negli anni ritardi enormi per le convocazioni a visita per il riconoscimento delle invalidità civili, la commissione medica di Ragusa convoca a distanza di 6 mesi dalla domanda mentre su Vittoria e Modica si va ancora oltre con convocazioni a distanza di 8 mesi dalla richiesta. Ritardi che incidono sulle prestazioni economiche legate all’invalidità ma anche sul riconoscimento delle situazioni di handicap e disabilità. A questo si è aggiunta la difficoltà da parte dell’Inps di far fronte alle revisioni delle domande di invalidità civile. La carenza di medici nella struttura provinciale ha causato una giacenza di circa 5000 domande, 5000 cittadini da sottoporre a visita.
Una problematica che, durante l’apertura dei lavori, ha posto in rilievo il vicepresidente vicario Cna pensionati Ragusa, Giombattista Giudice, secondo cui la deriva di ricorrere alla Sanità privata è una non soluzione che sta minando alla base il diritto alla salute di numerosi cittadini. Il tema della giornata è stato posto in rilievo dagli interventi del dirigente medico di Otorinolaringoiatria di Ragusa-Modica Giancarlo Botto, dall’audioprotesista Marco Cociglio, formatore per conto di Starkey, e da Graziana Brafa, responsabile relazioni clienti di Facile Udire. La convenzione con quest’ultima realtà ha consentito alla Cna pensionati di conoscere e di approcciare in modo completamente diverso gli aspetti legati alla sordità non solo negli anziani ma nelle persone in generale.
“Grazie a loro – sottolinea ancora Spadaro – è stato possibile fare più attenzione a quelli che sono i risvolti delle patologie legate all’apparato uditivo, patologie che rischiano di portare l’anziano all’isolamento per le difficoltà che riscontrano nella vita quotidiana e che ne possono compromettere le relazioni con familiari, amici e complessivamente nell’ambito sociale”. Di taglio più tecnico l’intervento degli specialisti che hanno teso a sottolineare come, ancora oggi, l’ipoacusia sia considerata alla stregua di uno stigma. Lo stesso, ad esempio, non accade per la vista. In molti usano gli occhiali, in pochissimi, in percentuale, le protesi acustiche nonostante le stime parlino, da qui al 2050, di un raddoppio sostanziale dei problemi legati all’udito.
Di aspetto “politico”, invece, gli interventi di Augello che ha puntato l’attenzione sulla necessità di una cura più consistente nei confronti dei pensionati, non foss’altro perché il loro numero è destinato ad aumentare da qui ai prossimi dieci anni, e di Filippello che, invece, ha puntato l’indice sulla doppia velocità dell’assistenza sanitaria in Sicilia e sulla necessità di una stagione di lotta per evitare che la forbice nei confronti di chi rientra in questa fascia si allarghi sempre di più, facendo diventare più importante il numero di coloro che, già ora, con la pensione, si trovano a vivere sotto la soglia della povertà. Il segretario nazionale Pagani, invece, ha concluso ponendo l’accento sulla necessità della prevenzione e sulla qualità della vita. “In fondo, l’obiettivo che ci dobbiamo porre, e questo stiamo facendo come Cna pensionati con le nostre iniziative di confronto e di sensibilizzazione sui vari territori – ha detto – è quello di comprendere come campo meglio. E’ una prospettiva a media e a lunga gittata su cui, però, occorre porre le basi sin da adesso. Perché dopo potrebbe essere troppo tardi”.