Scicli – La Polizia di Stato di Modica nell’ambito di mirati controlli volti al contrasto dell’inquinamento ambientale e della manodopera impiegata in “nero” nel comparto agricolo, ha proceduto al sequestro preventivo d’iniziativa di una area pari a 1000 metri quadrati di terreno, ove erano ammassati rifiuti pericolosi e speciali.
I poliziotti del Commissariato di P.S. di Modica, su specifica disposizione del Dirigente ed in aderenza alle direttive emanate a livello provinciale dalla Questura di Ragusa, hanno passato in rassegna diverse produzioni serricole del territorio sciclitano ed in particolare presso una grande azienda hanno riscontrato l’illecita gestione dei rifiuti nonché la presenza di due lavoratori “c.d. in nero”, ossia non regolarmente ingaggiati dal datore di lavoro.
In un terreno adiacente le coltivazioni in serra sono stati rinvenuti due autoveicoli in disuso, batterie per autotrazione esauste, componenti in eternit, sanitari dismessi, materiale di risulta e plastiche di vario tipo, prevalentemente legate alle lavorazioni agricole, nonché residui organici delle coltivazioni stesse.
Il sito in questione era privo delle previste autorizzazioni per la raccolta nonché il trattamento di determinate tipologie di rifiuti ed inoltre non venivano esibiti dall’interessato i formulari per il corretto smaltimento degli stessi tramite ditte specializzate come da normativa di tutela ambientale.
L’area (circa 1000 metri quadrati) di proprietà dell’imprenditore agricolo, pertanto, è stata posta sotto sequestro preventivo al fine di interrompere e non aggravare le conseguenze del reato di raccolta illecita di rifiuti pericolosi e speciali e consentire le dovute opere di bonifica, mentre l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa per illecita raccolta di rifiuti.
Sul versante dei controlli alla manodopera impiegata, due stranieri nordafricani (sui 12, tutti stranieri, presenti all’atto della verifica), sebbene in regola sul territorio nazionale, non risultavano ingaggiati, pertanto la posizione giuridica del datore di lavoro è stata segnalata all’Ispettorato del lavoro per gli aspetti sanzionatori previsti dalla normativa di settore in termini di multa.