Si torna al Koala Maxi. Dopo trent’anni, per una notte magica, riaprono le porte di un luogo che ha fatto ballare, innamorare e sognare intere generazioni di ragusani e non solo. L’appuntamento è per il prossimo 26 ottobre. “Sarà un evento a numero chiuso che ci riporterà indietro nel tempo, quando il Koala Maxi era il punto d’incontro di tantissimi giovani da tutta la Sicilia. Un tuffo nel passato, un’occasione per rivivere quei momenti che ci hanno fatto crescere, conoscere amici e trovare l’amore”, spiega Ciccio Barone per conto dell’associazione 365 che organizza l’evento in collaborazione con Massimo Scalici, Giorgio Cavaliero e Giancarlo Gurrieri.
“Il private party avrà ancora una volta anche una finalità sociale. Nel corso della serata sarà infatti raccolto un contributo per la Casa Gialla di Sampieri, associazione che si occupa di garantire il diritto allo studio di bambini provenienti da situazioni familiari fragili”.
“Il ritorno per una notte al Koala Maxi sarà una occasione unica. Una serata per ricordare gli anni d’oro, in un luogo iconico, grazie ai dee jay che hanno fatto ballare generazioni: Gianni Cabibbo, Saro Tumino, Paolo Distefano, Ciccio Guastella, Massimo Criscione, Luciano Cardaci e Antonio Frasca”. “Siamo stati travolti dalle richieste e dall’entusiasmo di tantissimi ragusani e siciliani. Purtroppo non ci sarà spazio per tutti, come detto sarà un evento ad inviti per rispettare le norme di sicurezza”.
Prosegue l’obiettivo della solidarietà per l’associazione 365, che lega agli eventi organizzati sempre ad una finalità benefica. “Nei giorni scorsi è stato infatti consegnato l’assegno a Leidaa Iblea, associazione animalista di Ragusa che si occupa di pelosi in difficoltà, di adozione e di ambiente. I fondi raccolti nell’ambito della seconda edizione de “La notte delle stelle” serviranno a garantire i servizi veterinari per i randagi della città di Ragusa. L’anno scorso, sempre in occasione dell’evento realizzato durante la notte di San Lorenzo, avevamo invece raccolto fondi per donare 35 televisori all’Asp di Ragusa che sono stati collocati nei reparti di Ostetricia e di Pediatria del Giovanni Paolo II”, ricorda infine Barone.