Comiso – “Grazie alla sensibilità dell’amministrazione Schembari, del Presidente della Fondazione Bufalino, Giuseppe Digiacomo, e del Presidente dei Parchi Letterari d’Italia, Stanislao De Marsanich, per tre giorni, tra il 24 e il 27 ottobre, gli studenti della Scuola Holden soggiorneranno a Comiso – spiega il primo cittadino di Comiso – visiteranno i luoghi di Gesualdo Bufalino, quelli in cui ha vissuto, e proveranno a vedere con gli occhi del nostro scrittore il mondo che lo circondava.
Quattro studenti della scuola torinese, che da 30 anni insegna a raccontare storie in qualunque ambito della narrazione, incontreranno tra l’altro alcuni alunni delI’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Giosuè Carducci”, e alcune personalità che Bufalino lo hanno conosciuto e studiato. Gli studenti saranno accompagnati dal coordinatore del progetto – continua la Schembari – lo scrittore Andrea Tarabbia, che terrà anche una lezione agli studenti delle scuole superiori sul significato della scrittura. Gli illustri ospiti nei giorni della loro residenza ascolteranno storie, aneddoti, studiando e scrivendo in loco dei brevi racconti che, idealmente, restituiscono quanto è stato assorbito; poi ne daranno lettura pubblica. L’obbiettivo è quello di renderli più consapevoli del fatto che scrivere è qualcosa di più che raccontare semplicemente storie: è lavorare sulla lingua, e ragionare sull’ambiente culturale da cui si proviene.
I luoghi – ancora il sindaco di Comiso- non sono mai posti, soprattutto quando vengono raccontati da grandi scrittori, quando, in qualche modo, ispirano le loro parole, i loro sentimenti. Nel caso di Gesualdo Bufalino poi, questo rapporto di vero amore nei confronti della sua città è durato per tutta la sua esistenza e lui stesso ha dedicato a Comiso pagine e parole indimenticabili. È un vero onore per noi ospitare qui a Comiso i quattro studenti e gli insegnati della scuola Holden di Torino per questa residenza letteraria, per questa immersione totale nei luoghi che hanno ispirato lo scrittore comisano, nel tentativo di coglierne l’ispirazione più profonda e le caratteristiche che contraddistinguono il suo stile inimitabile e, per certi versi, anche innovativo linguisticamente parlando. Saremo lieti – conclude Maria Rita Schembari – di fare incontrare questi studenti eccellenti con i nostri alunni del “Carducci” che, assieme ai loro insegnanti, seguiranno una conferenza dibattito, il 25 ottobre presso l’Auditorium Carlo Pace, sulla scrittura creativa, sul senso della narrativa e su tutte le curiosità che possano sollecitare la mente di giovanissimi già naturalmente portati alla scrittura”.