Ragusa – Si è consumato lunedì pomeriggio, durante la seduta del consiglio comunale di Ragusa, lo strappo dei tre consiglieri comunali Federico Bennardo, Rossana Caruso e Sebastiano Zagami dalla maggioranza nella cui compagine erano stati eletti. Si è posta così fine ad un equivoco che durava fin dal momento dell’insediamento dell’attuale civico consesso, visto che fin dall’inizio i tre consiglieri si erano fatti promotori di iniziative sicuramente non gradite al sindaco Cassì, al suo ristretto entourage e a cascata all’intera amministrazione e alla maggioranza. Per dirla tutta i tre ‘dissidenti’ non avevano lesinato critiche nemmeno tanto velate su vari aspetti dell’attività amministrativa del sindaco, tanto da meritarsi il totale ostracismo in tutti i momenti e le scadenze della maggioranza. Federico Bennardo, Rossana Caruso e Sebastiano Zagami hanno illustrato le proprie decisioni ciascuno con un proprio intervento in aula consiliare. Sembra scontata la loro confluenza nel gruppo misto.
Su quanto avvenuto sono intervenuti con una nota stampa congiunta di giovedì 24 ottobre il gruppo consiliare Cassì sindaco ei il movimento politico che si rifà al primo cittadino. Che scrivono: “la fuoriuscita dei consiglieri comunali Federico Bennardo, Rossana Caruso e Sebastiano Zagami dalla maggioranza ci ha lasciato pressoché indifferenti. Da oltre un anno i tre, pur rimanendo in maniera tanto formale quanto incongrua all’intero della maggioranza, hanno infatti avviato una politica ostile: al di là dei continui attacchi sulla stampa, strategie per far mancare il numero legale e assenze in commissione (negando la possibilità di essere sostituiti) sono oggettivi tentativi di intralciare l’attività amministrativa, provando a mettere pressione al sindaco e alla giunta nella speranza di ottenere chissà cosa.
Ben venga quindi, seppur tardivo, questo atto di coerenza che mette alla luce due elementi inconfutabili: un coordinamento alle spalle dei tre, confermato dalla simultaneità della loro fuoriuscita; il voltafaccia compiuto non tanto ai danni dell’Amministrazione quanto nei confronti dei rispettivi elettori, che a loro avevano dato fiducia per sostenere il sindaco Cassì e il suo programma.
Non ci resta a questo punto che auspicare che la via della coerenza venga perseguita fino in fondo e che la consigliera Caruso, prima vicepresidente del Consiglio comunale a percepire un’indennità economica a seguito di un emendamento regionale promosso dall’onorevole Ignazio Abbate, rinunci a questa carica. È ormai ufficializzato che Caruso, la quale ha ottenuto l’incarico grazie ai voti della nostra maggioranza a cui ha voltato le spalle l’indomani, non ci rappresenti più. Si dimetta, quindi, e sarà il Consiglio comunale, restituito delle proprie prerogative di scelta, a decidere se continuare ad attribuirle la carica o se assegnarla a una o un altro consigliere”. (da.di.)