Ragusa – Il festival organistico internazionale di Ibla – Città di Ragusa, sabato sera al giro di boa, ha vissuto un’altra pagina di suggestive emozioni. Il concerto che ha avuto per protagonista uno dei giovani talenti più interessanti in circolazione, lo svizzero Marc Fitze, ha saputo non solo catturare l’attenzione dei numerosi presenti ma anche, e soprattutto, dimostrare come il fascino della musica d’organo riesca a essere prorompente, sino a toccare le corde più intime dell’animo di ciascuno degli ascoltatori.
Anche stavolta i presenti all’esibizione ospitata nell’incantevole chiesa dell’Ecce Homo, vero e proprio punto di riferimento per il centro storico cittadino, hanno partecipato in numero consistente a testimoniare l’attenzione che questa rassegna, con il trascorrere del tempo, riesce a catturare. Le melodie più famose della musica classica, dall’Adagio in sol minore di Albinoni, alla Toccata in re minore di Bach, per non parlare dell’Alleluja di Handel e della Siciliana di Antonio Vivaldi, hanno suscitato gli applausi a scena aperta dei presenti. Ma non solo. Le incursioni nella musica contemporanea, con la Moonlight serenade di Glen Miller e il tema dei film di James Bond di Monty Norman hanno fatto sì che l’apprezzamento dei presenti raggiungesse vette finora inesplorate.
“Fitze, inoltre – chiarisce il maestro Marco D’Avola, direttore artistico del festival – ha animato quattro bis, tra cui la Danza del fuoco di Manuel De Falla, che ha messo in evidenza la straordinaria capacità e valenza artistica di questo musicista oltre alla prodigiosità dello strumento organario con cui si è confrontato. E’ stato davvero un bel concerto, ancora una volta. Ringrazio tutti i presenti che hanno dimostrato di tenere alla buona musica”.