Ispica – I consiglieri comunali del Partito Democratico, Gianni Stornello, e di CambiamoDavveroIspica federato a Sud Chiama Nord, Paolo Monaca, hanno chiesto che nella prossima convocazione del Consiglio comunale vengano inseriti due punti riguardanti i disservizi idrici, con le frequenti interruzioni di erogazione di acqua potabile, e l’incontrollata proliferazione di stazioni radio base, gli impianti di trasmissione dei segnali per i telefoni cellulari.
“Capita sempre più frequentemente – scrivono Monaca e Stornello – che l’erogazione del servizio di distribuzione dell’acqua potabile venga interrotto. Diverse le cause che vanno dai guasti alle cabine elettriche alle avverse condizioni meteo. Il ricorso alle autobotti per il rifornimento delle varie utenze, quando viene effettuato e soprattutto quando i cittadini che ne hanno bisogno riescono a richiederlo, non è un’eccezione, ma la regola, soprattutto in determinate zone della città, con conseguenze al decoro urbano e i rischi di natura igienico-sanitaria”.
Stornello e Monaca ritengono che “la società chiamata a gestire il servizio idrico integrato, Iblea Acque, debba informare il Consiglio comunale sui motivi che causano le frequenti sospensioni dell’erogazione di acqua potabile e delle misure, anche di carattere strutturale, che sta attuando per eliminarli, nella convinzione che le varie tipologie di utenze, per le quali un servizio idrico efficiente è fondamentale, non possono tollerare il continuo susseguirsi di interruzioni nell’erogazione che dovrebbero avere carattere di eccezionalità”. Gli esponenti di PD e ScN sono anche molto critici sulla gestione delle emergenze da parte di Iblea Acque. “Spesso – denunciano – i numeri telefonici forniti da Iblea Acque per la richiesta del rifornimento a mezzo di autocisterna sono irraggiungibili o gli apparecchi addirittura spenti. Si verificano anche casi in cui, a fronte di richieste regolarmente avanzate anche attraverso il sito web della società, l’autobotte non arrivi”. Sempre in tema di servizio idrico Stornello e Monaca chiedono che il Consiglio comunale venga aggiornato sugli indirizzi che lo stesso Consiglio aveva dato all’Amministrazione comunale per trasmetterli ad Iblea Acque con la mozione approvata all’unanimità nella seduta del 6 agosto scorso contenente, fra l’altro, l’apertura dello sportello al pubblico tre volte la settimana.
Sulle stazioni radio base, gli impianti per la ricetrasmissione dei segnali per la telefonia mobile e la trasmissione dati via etere, Monaca e Stornello rilevano come non sia per nulla attuato lo specifico regolamento che nel 2018 il Consiglio comunale di Ispica votò all’unanimità. “Il regolamento – spiegano i due consiglieri comunali – teneva conto del cosiddetto ‘principio di precauzione’, stante la controversa situazione sulla nocività delle radiazioni elettromagnetiche, dell’impatto visivo delle antenne sia nel centro urbano che nel resto del territorio, del fatto che questi impianti siano a tutti gli effetti strutture produttive ai fini della destinazione d’uso delle porzioni di immobili nelle quali si trovano. Obiettivo del regolamento – sostengono Stornello e Monaca – era e rimane quello di conferire ordine nel quadro di una materia che se da un lato ha privato i Comuni della competenza esclusiva in nome del servizio pubblico e strategico svolto dalle SRB, dall’altro resta di competenza comunale sotto il profilo della destinazione e gestione del territorio. Alla luce dell’attualità della problematica, vista la capillare diffusione degli impianti 5G in atto, i richiedenti considerano necessario che il tema, di competenza consiliare poiché a non essere attuato è un regolamento varato dal massimo concesso civico, sia discusso in Consiglio e che l’Amministrazione comunale relazioni sull’argomento”.