L’arte di Carmelo Cappello si articola lungo una parabola che, partendo negli anni Trenta del secolo scorso dalla natura e dall’umano, negli anni Cinquanta approda a forme di pura astrazione; parabola che, durata circa mezzo secolo – Cappello morì nel 1996 –, può anche intendersi in senso biografico, come passaggio dalla giovinezza dell’artista alla sua maturità, dalla pietra calda degli Iblei alle moderne infrastrutture di Milano, sua patria d’elezione. Il volo di Icaro, docufilm di Vincenzo Cascone e Andrea Guastella commissionato e prodotto dalla Fondazione “Cesare e Doris Zipelli”, ricostruisce questo lungo itinerariovisitando i luoghi di Cappello, dal Nord al Sud Italia, e intervistando, oltre a Carmelo Arezzo, nella sua doppia veste di critico e di presidente della Fondazione Zipelli, al figlio dell’artista Giovanni Cappello e a sua moglie, la gallerista Patrizia Serra, i principali interpreti dello scultore, da Marco Meneguzzo a Rachele Ferrario a Elena Pontiggia a Flaminio Gualdoni al compianto Claudio Cerritelli, scomparso durante la realizzazione del documentario.
Ne risulta un ritratto a tutto tondo in cui la storia delle comunità, delle culture, dei mondi abitati dall’artista si intreccia col suo “volo”: è parte integrante di quella sua ricerca di spazialità, di chiarezza, di assoluta perfezione che solo accidentalmente è di casa in luoghi fisici, ed è molto più facile trovare nei sogni. Il docufilm verrà presentato in anteprima, alla presenza dei registi e del figlio dell’artista, sabato 9 novembre alle ore 18.30 presso il Centro Commerciale Culturale “Mimì Arezzo” di via Giacomo Matteotti a Ragusa. Introdurrà i lavori il presidente della Fondazione Zipelli Carmelo Arezzo. Seguiranno, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Ragusa Peppe Cassì, le testimonianze critiche di Danilo Amione, Giorgio Flaccavento, Paolo Nifosì.