Ispica – Ripartono gli appuntamenti del Caffè Letterario Quasimodo “Gruppo di Ispica”, composto da Fiorenza Cirmi, Stella Spinello, Tina Di Rosa, Giovanni Granata, Patrizia Iuvara, Carmelo Cataudella, Carmela Fronterre, Giovanni Fronte, Giovanni Avveduto, Gaetano Randone, e coordinato dalla scrittrice Daniela Fava. Il primo incontro è in programma sabato 16 novembre alle ore 17.30 presso la sede della Sciabica di piazza 2 ottobre, ed è dedicato al Presidente del Quasimodo Domenico Pisana. Sarà infatti presentato il suo libro Letteratura come interpretazione della vita.
Percorsi critici, insignito lo scorso 15 giugno del Premio internazionale Eccellenza Cultura “Cygnus Aureus”, e reduce di un evento, lo scorso 28 ottobre, svoltosi al Centro culturale “Sia” del Cairo, in Egitto, in collaborazione con la Biblioteca e Archivio Umberto I del Cairo, nell’ambito di un dibattito con la scrittrice egiziana Safaa Elnagar con la quale si è avviato un confronto sul rapporto tra cultura italiana ed egiziana, mettendo in evidenza, la visione e il ruolo della letteratura nella costruzione di ponti di comunicazione tra le due culture.
L’incontro sarà moderato da Daniela Fava. A parlare del volume sarà il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini, appassionato e profondo studioso di letteratura, mentre Stella Spinello e Carmelo Cataudella leggeranno brani del libro; il M° Salvatore Fronte arricchirà la serata con intermezzi musicali.
Nel suo libro Domenico Pisana offre una lettura di grandi poeti e scrittori italiani e protagonisti della scena internazionale: Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Clemente Rebora, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Federico Garcia Lorca, Luigi Capuana, Giovanni Verga, Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini.
“In questo opera – scrive la prefatrice Wafaa Raouf El Beih, Ordinaria di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea Facoltà di Lettere, Università di Helwan al Cairo , Domenico Pisana mette a tema il modo con cui la letteratura recupera l’esperienza umana condotta tra due conoscenze, una divina e l’altra filosofica, rivelando i possibili suoi rapporti con la società e con la storia. L’attenzione sul binomio letteratura/vita riporta alla memoria il saggio di Carlo Bo Letteratura come vita, che è stato fondamentale per capire le motivazioni profonde dell’ermetismo e la ‘missione’ della letteratura che ha come scopo la ricerca continua della verità e di noi stessi, e la scoperta di un’identità che si allontana dalla realtà storica della società umana”.