Ragusa – Si è concluso ieri settimana il corso di formazione previsto dal rinnovo del Progetto Lambda e condotto dal dott. Stefano Zoletto, counselor professionista, docente e componente del Direttivo di AssoCounseling.
Il percorso formativo ha impegnato per venti ore le operatrici e gli operatori dello Sportello Lambda – volontarie e volontari di A.Ge.D.O. – e le assistenti sociali dell’Area Minori del Settore Servizi Sociali del Comune di Ragusa. La commistione ha permesso di fornire alle assistenti sociali del Comune gli strumenti di lavoro e di approfondimento delle tematiche LGBTQIA+ con cui non si erano quasi mai confrontate prima, e alle volontarie e ai volontari di comprendere meglio le procedure del servizio pubblico, gli approcci e gli adempimenti.
“Per la prima volta le assistenti sociali del Comune di Ragusa hanno lavorato insieme a volontarie e volontari che sono genitori, parenti, amici e amiche di persone LGBTQIA+” – racconta Elvira Adamo, assessora alle Politiche per l’Inclusione, Servizi Sociali e Pari Opportunità -. Questo ha permesso loro di conoscere le storie e le emozioni, talvolta le difficoltà, legate al coming out di un figlio o una figlia, oppure il lungo percorso per accogliere la notizia di un ragazzo o di una ragazza che non si riconoscono nell’identità di genere data per assodata fino a quel momento. Il coming out non riguarda infatti solo le persone coinvolte, ma anche le famiglie, che devono essere preparate ad affrontare lo stesso stigma e gli stessi pregiudizi dei loro figli. Come ha affermato Anna Battaglia, presidente di A.Ge.D.O. Ragusa, per le madri e i padri di persone LGBTQIA+ il coming out è tutti i giorni”.
“Abbiamo creato una squadra operativa e coesa – prosegue Stefano Zoletto – anche perché i partecipanti e le partecipanti hanno portato vissuti, esperienze personali intime e private, protett* dal patto formativo e agevolat* dalle metodologie del counseling che prevedono sempre scambio e ascolto attivo”.
Il Progetto Lambda è promosso dal Comune di Ragusa (ente capofila) e dall’associazione A.Ge.D.O. Ragusa ed è stato finanziato da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, offre gratuitamente accoglienza, ascolto, tutela, informazioni alle persone LGBTQIA+ e alle loro famiglie, operando contro le discriminazioni e le violenze nei confronti delle persone LGBTQIA+ e supporta attivamente coloro che ne sono vittime.
Per informazioni si può consultare il sito www.progettolambda.it e i social Facebook, Instagram, X (Twitter), LinkedIn.
È sempre attivo H24 il numero 3312302104 per chiedere dettagli e per fissare un appuntamento riservato.
“Il Comune di Ragusa – conclude l’assessora Adamo – e il Settore Servizi Sociali sono un luogo sicuro al quale rivolgersi per affrontare discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, per avere informazioni e tutele, ma anche per essere indirizzati alle associazioni LGBTQIA+ che operano nel nostro territorio”.