Comiso – Svolta nelle indagini dell’attentato all’agenzia di pompe funebri di Comiso. La polizia di stato individua e denuncia l’autore. L’uomo è stato altresì tratto in arresto per detenzione abusiva di arma clandestina. In particolare il personale della Squadra Mobile di Ragusa unitamente a personale del Commissariato di P.S. di Comiso, all’esito di articolata attività d’indagine, hanno proceduto al deferimento in stato di libertà di un Comisano di 56 anni, individuato come il presunto autore della violenta esplosione avvenuta a Comiso nella notte del 6 novembre in via Attilio Regolo n.6.
In particolare, la deflagrazione distruggeva i locali di una agenzia di pompe funebri, causando un’onda d’urto di una potenza tale da coinvolgere le abitazioni adiacenti e diverse automobili in sosta.
L’esplosione è stata causata da un micidiale mix composto da del liquido infiammabile contenuto all’interno di una tanica di benzina da 25 litri e da polvere pirica, appositamente piazzata all’interno dell’agenzia funebre con chiaro e deliberato intento doloso.
Le immediate e certosine indagini avviate della Squadra Mobile di Ragusa diretta dal Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco con il supporto del Commissariato di P.S. di Comiso diretto dal Commissario Capo Eva Carpintieri – coordinate brillantemente dalla Procura della Repubblica di Ragusa – consentivano in breve tempo di raccogliere elementi investigativi a carico di un cittadino casmeneo, anch’egli operante nel settore delle agenzie funebri, e denunciarlo alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di incendio doloso aggravato.
L’attività investigativa costituita dalla individuazione e analisi delle immagini video registrate di numerose telecamere del centro cittadino e le successive indagini di natura tecnica consentivano di raccogliere gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza proprio nei confronti dell’identificato autore.
Nei giorni successivi, gli investigatori, su delega dell’Autorità Giudiziaria competente, davano esecuzione al decreto di perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Comiso dell’indagato, al fine di acquisire ulteriori riscontri investigativi con esito positivo.
In particolare, all’interno dell’abitazione dell’uomo veniva rinvenuta, abilmente occultata all’interno di un forno da cucina, una pistola a tamburo calibro 7,65 con matricola abrasa e munita del relativo munizionamento.
Pertanto, G.M. veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione di arma clandestina e condotto presso la casa circondariale di Ragusa.
L’arresto è stato poi convalidato dal Gip del Tribunale di Ragusa che ha pienamente condiviso le risultanze investigative raccolte.