Ragusa – “Nulla di nuovo sotto il sole per ciò che riguarda i soldi che arrivano dalla Regione: si tratta sempre dello stesso fondo che, di anno in anno, viene rimpinguato e che non ha mai risolto alcun problema. È infatti il capitolo per gli aeroporti minori che viene finanziato come contentino privo di prospettiva. Il dato di fatto è che il rilancio non lo vediamo”. Giudizio tranchant quello dei 5 stelle iblei in merito alla notizia di tre milioni di euro stanziati dal Governo Regionale per l’aeroporto di Comiso. Il tutto nella giornata di sabato scorso che ha visto di fronte ai cancelli dello scalo aeroportuale casmeneo la manifestazione indetta dal Comitato a difesa dell’aeroporto degli Iblei. 5 stelle presenti con la deputata regionale Stefania Campo, con il coordinatore provinciale Federico Piccitto e il consigliere comunale ragusano Sergio Firrincieli. Che a margine della manifestazione hanno diffusa questa nota stampa.
Aeroporto Comiso, Campo, Piccitto e Firrincieli: “Nulla di nuovo per i soldi che arrivano dalla Regione, aeroporto ennesima incompiuta di questa provincia”
“Ogni tanto Schifani, sicuramente sollecitato da qualche deputato locale, si sveglia e rilancia su Comiso coi soliti milioni di euro spesi male e con il fantomatico progetto Cargo di cui gli imprenditori di Aeriblei hanno già detto quello che pensiamo anche noi comunicando di ritirarsi: ‘Meglio perdere che straperdere'”. Lo dice la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, nel giorno in cui davanti all’aeroscalo si è svolta la manifestazione del Comitato a difesa dell’aeroporto degli Iblei. “Nulla di nuovo sotto il sole per ciò che riguarda i soldi che arrivano dalla Regione: si tratta sempre dello stesso fondo che, di anno in anno, viene rimpinguato e che non ha mai risolto alcun problema. È infatti il capitolo per gli aeroporti minori che viene finanziato come contentino privo di prospettiva. Il dato di fatto è che il rilancio non lo vediamo”.
Alla manifestazione anche il coordinatore provinciale del M5s, Federico Piccitto e il consigliere comunale Sergio Firrincieli: “Siamo tutti testimoni infatti di tiepide Summer che quando finiscono riportano il gelo, della totale assenza di investimenti strutturali da parte di Sac, di dati in decrescita e di sindaci indifferenti che mai hanno pensato di prendere in mano la situazione, neanche quando Comiso spronandoli chiedeva aiuto – dice Firrincieli – Eppure l’aeroporto dovrebbe essere sentita come l’infrastruttura più importante e preziosa del nostro territorio e si dovrebbe avvertire come responsabilità politica e amministrativa di tutti. Magari costituendo un tavolo permanente che, seppur senza quote societarie (occasione irrimediabilmente persa), supportasse Comiso e lottasse unitariamente anche contro certa politica regionale, perché l’unica cosa sensata da fare, e che diciamo da tempo, sarebbe quella di rimuovere Sac dalla gestione”. “Il nostro faro resta sempre il caso Linate/Orio – prosegue Campo –, solo quando Bergamo si è staccato dalla gestione milanese ha moltiplicato il numero dei viaggiatori diventando realmente competitivo fra tutti gli scali lombardi. È chiaro, altresì, che la questione non si limita ai voli e ai passeggeri e che è anche strettamente collegata all’intermodalità e ai collegamenti: le cose non possono essere scisse e l’una non può essere causa o conseguenza dell’altra, devono camminare in maniera parallela. Non dobbiamo inventare nulla di nuovo e non sarà il cargo la panacea dei mali. A noi servono passeggeri, copiamo dai casi virtuosi e spingiamo tutti per liberare Comiso da Sac altrimenti così come Aeriblei anche altri imprenditori ci abbandoneranno presto”.
Federico Piccitto aggiunge: “L’aeroporto di Comiso si inserisce come l’ulteriore incompiuta di questa provincia così come le autostrade. La verità è che dobbiamo sempre farci bastare qualcosa, un territorio che è sempre mortificato in quelle che sono le prospettive di sviluppo e in questo c’è tutta una classe politica provinciale che non spinge nella stessa direzione. A noi non va bene così e faremo tutto il possibile per fare in modo che l’aeroporto di Comiso cresca in termine di voli e passeggeri, a prescindere dal progetto cargo che non può essere certamente la panacea di tutti i mali”. (da.di.)